Sonno polifasico: cos’è? Vantaggi e svantaggi di questa tecnica

Per quanto un individuo si impegni a fare tutto quello che il lavoro, la famiglia e le amicizie gli richiedono, la durata della giornata è, ahimè, sempre di ventiquattro ore e, spesso, sono pochine per fare anche quelle cose che vengono dopo gli “impegni inderogabili”.

La missione impossibile di dedicare tempo a tutto!

Il sonno polifasico è una metodica che potrà aiutarti a risolvere questo antico problema del tempo a disposizione, una volta e per tutte. Non saresti il primo ad utilizzarlo e qualche tuo “predecessore” è stato anche abbastanza illustre: Leonardo Da Vinci, ad esempio, come sostengono in molti. Lo scopo è cercare di dormire di meno, fino a ridurre le ore dedicate al sonno anche a 6, forse a 4 e, perché no, anche a 2! Tutto dipende dalla tecnica che vorrai utilizzare.

Come funziona

Il sonno polifasico: la missione impossibile di dedicare tempo a tutto!

Il cervello umano non necessita delle famose 8 ore al giorno di sonno per un corretto riposo: come vedrai di seguito la nostra mente fa a meno della massima efficienza per avere orari più elastici nel realizzare le cose da fare. L’importante è, con le giuste metodologie, ovviamente, migliorare il nostro sonno quanto a QUALITA’, se vogliamo risparmiarne la quantità: se anche tu pensi che dormire (più del giusto) equivale a perdere del tempo, allora stai leggendo la pagina giusta!

Il concetto fondamentale del sonno polifasico

Il sonno polifasico, benché sia suddiviso in tanti diversi tipi, si fonda sostanzialmente su un concetto base che è sempre lo stesso: per diminuire il tempo totale del sonno occorre dormire ripetutamente nell’arco delle 24 ore. Cioè non dovrai più coricarti la sera per rialzarti il mattino seguente, ma troverai delle ore DURANTE la giornata per il sonno, da distribuire equamente nelle 24 ore.

concetto fondamentale del sonno polifasico

Il concetto è: dormire più di una volta durante l’arco delle 24 ore per ottimizzare i tempi di tutto quanto in queste 24 ore va realizzato, certamente anche il sonno. Poiché questa metodologia si basa su concetti scientifici, sarà necessario il calcolo esatto di tutti i tempi: la sveglia ti sarà utilissima, la amerai (o odierai) tantissimo, ma potrai andare a dormire e svegliarti quando sarà necessario.

Ovviamente realizzare questa metodica comporta necessariamente il dover apprendere alcune tecniche per riuscire ad addormentarti più in fretta, tanto più se deciderai di adottare il metodo Uberman (che indica in ben 6 volte al giorno le fasi di sonno), in caso contrario perderesti troppo tempo ad aspettare il sonno, nel letto. Si evince che chi abbia problemi di insonnia o, comunque, problemi nel trovare il sonno in tempi almeno normali, dovrà prima risolvere questi (esistono dei metodi anche per questi problemi). In ogni caso non appena si inizieranno ad applicare le tecniche del sonno polifasico, si scoprirà anche che addormentarsi risulterà più facile del previsto.

Non sono, però, tutte rose e fiori…

Naturalmente questa tecnica non presenta solo vantaggi, è inutile nascondersi dietro un dito e pensare di aver trovato soluzioni definitive senza alcuna controindicazione al problema di non avere tempo sufficiente per fare tutto: di certo il dormire ripetutamente durante l’arco della giornata impone qualche rinuncia, quindi occorre avere una visione più ampia di tutta la metodica per poter poi decidere se i benefici, tanti ed innegabili, non vengano bilanciati troppo da alcuni svantaggi. Ci riproponiamo di trattare l’argomento ancora per sviscerarne tutti gli aspetti.

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