Travocort: cosa è e come utilizzare questo antimicotico

Travocort può essere utilizzato per poter trattare delle micosi superficiali della cute, come le dermatofizie, le candidosi o il pityriasis versicolor, sia su pelle glabra che su pelle coperta da peli. Si tratta inoltre di un medicinale che, per i suoi componenti, è particolarmente indicato per poter trattare le micosi che presentano delle manifestazioni cutanee a carattere infiammatorio o eczematoso.

Come e quanto utilizzare Travocort
credit stock.adobe.com

Travocort deve essere utilizzato seguendo le indicazioni del proprio medico di riferimento. Salva diversa prescrizione, comunque, si può seguire la posologia indicata nel foglietto illustrativo del medicinale, secondo cui Travocort va somministrato 2 volte al giorno.

Nelle ipotesi di micosi interdigitali, l’applicazione dovrà essere effettuata inserendo tra le dita una compressa di garza imbevuta del medicinale.

Una volta che la manifestazione cutanea è sparita, è consigliabile proseguire il trattamento ma non con Travocort, bensì con un antimicotico semplice o con il solo corticosteroide, andando pertanto a riservare la fruizione di Travocort nelle sole ipotesi in cui sia realmente necessario.

Per quanto attiene l’eventuale sovradosaggio, i risultati dei più recenti studi sulla tossicità acuta non sembrano aver dato alcuna indicazione su potenziali rischi di intossicazione acuta in seguito ad applicazione cutanea singola di un eccesso quantitativo, o di ingestione accidentale.

Naturalmente, se questi sono i vostri casi, vi consigliamo comunque di rivolgervi prontamente al vostro medico di riferimento.

Controindicazioni

Travocort non deve essere utilizzato in tutte le ipotesi di ipersensibilità ai principi attivi o a uno quasiasi degli eccipienti che sono contenuti in esso (rimandiamo all’ultimo paragrafo per un dettaglio degli elementi che compongono Travocort). È inoltre necessario astenersi dall’utilizzo di Travocort nelle ipotesi di presenza nella zona da trattare di lesioni tubercolari, luetiche e virali, rosacea, dermatite periorale, reazioni cutanee a vaccinazioni.

Travocort in gravidanza e in allattamento

Travocort in gravidanza

Prima di assumere questo e altri medicinali durante la propria gravidanza o durante l’allattamento al seno, è bene condividere con il proprio medico o con il proprio farmacista la convenienza nel fruire del medicinale.

In particolare, l’utilizzo di preparazioni topiche che contengono glucocorticoidi, come Travocort, dovrebbe essere evitato durante il primo trimestre di gravidanza. Si deve in particolar modo evitare l’utilizzo del trattamento su aree estese, o ancora l’utilizzo prolungato o il bendaggio occlusivo.

Alcuni studi sostengono infatti che vi possa essere un incrementato rischio di palatoschisi nei neonati da donne trattate con corticosteroidi sistemici durante il primo trimestre di gravidanza.

Per quanto concerne le relazioni tra Travocort e l’allattamento al seno, è opportuno ricordare che le donne in allattamento non devono essere trattate sul seno e che, in particolare, si deve evitare il trattamento di estese aree, o ancora l’uso prolungato, o il bendaggio occlusivo, nelle ipotesi di allattamento al seno.

Effetti indesiderati di Travocort

Sebbene il farmaco sia generalmente ben tollerato dalla maggior parte della popolazione, non può certamente escludersi che, come tutti i medicinali, anche Travocort possa trascinare con sè alcuni effetti indesiderati.

In particolare, nel corso del trattamento di aree corporee piuttosto estese (almeno il 10% della superficie cutanee totale) e nell’impiego prolungato (più di 4 settimane) non è certamente possibile escludere l’insorgenza di effetti collaterali che sono legati all’assorbimento del corticosteroide.

Questi effetti indesiderati, peraltro comuni a tutti i farmaci che contengono corticosteroidi, possono essere correlati al verificarsi di atrofie cutanee, ipertricosi, ipopigmentazione, strie, teleangectasie, senso di bruciore, irritazione, follicoliti.

Come conservare Travocort

Non vi sono specifiche indicazioni sulla conservazione del medicinale, se non quelle legate al suo confezionamento integro, correttamente conservato. È inoltre opportuno non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza che viene riportata sulla confezione, e non servire a temperature superiori ai 25 gradi.

Avvertenze finali

Prima di concludere, passando all’esame dei componenti di Travocort, ricordiamo come l’impiego dei glucocorticoidi topici su ampie superfici corporee o per prolungati periodi di tempo, possa incrementare il rischio di andare incontro a effetti indesiderati a livello sistemico.

Come conservare Travocort
credit stock.adobe.com

Tra i rischi più noti, ricordiamo la comparsa di glaucoma, soprattutto dopo l’impiego di dosi eccessive o su aree estese per periodi molto prolungate, o con tecniche di bendaggio occlusivo, o dopo l’applicazione sulla cute intorno agli occhi.

Ancora, se Travocort viene applicato nella regione genitale, è possibile riscontrare una resistena dei prodotti in lattice come preservativi e diaframmi utilizzati in via contemporanea, pregiudicando in questo modo la loro sicurezza.

Tra le principali indicazioni fornite dai medici, ricordiamo che per poter evitare l’insorgenza di nuove infezioni, è opportuno seguire alcune regole basilari che miglioreranno l’efficacia del trattamento.

Tra le principali, cambiare quotidianamente e sterilizzare con bollitura la biancheria intima e gli asciugamani, che dovrebbero tendenzialmente essere di cotone, e asciugare sempre per bene la zona tra le dita dopo il lavaggio.

È altresì consigliato cambiare quotidianamente i calzini e le calze. Di fatti, la fruizione, soprattutto se prolungata nel tempo, dei prodotti ad utilizzo topico, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione: è opportuno cercare di condividere con il proprio medico il proprio stato di salute e, se il caso, interrompere il trattamento e istituire una terapia adeguata.

Cosa contiene Travocort

Un grammo di Travocort contiene 1 mg (0.1%) di diflucortolone-21-valerato, 10 mg (1%) di isoconazolo nitrato. Contiene inoltre, a titolo di eccipienti, polietilenglicole sorbitanstearato, sorbitano stearato, alcool cetostearilico, vaselina bianca, paraffina liquida, disodio edetato diidrato e acqua depurata.

Per poterne sapere di più sulle caratteristiche di Travocort e sulle indicazioni terapeutiche di supporto, vi consigliamo di consultare il proprio medico di fiducia e di riferimento, illustrando insieme a lui i sintomi che desidera manifestare con lui e, se ricorre il caso, seguendo le eventuali indicazioni su esami diagnostici utili per poter arrivare alla definizione della concreta fattispecie e, di conseguenza, comprendere se Travocort sia ciò di cui avete realmente bisogno per trovare un pronto benessere.

Impostazioni privacy