Spotting ovulazione: cos’è e come prevenirlo

Lo spotting e cioè la perdita di alcune gocce di sangue tra un ciclo e l’altro è una disfunzione dell’apparato femminile, non sempre è indice di una patologia grave, ma non deve neanche essere sottovalutato. Andiamo a capire questo fenomeno ancora poco conosciuto.

Il termine spotting deriva dall’inglese spot e significa appunto macchiare. Tra una mestruazione e l’altra, compaiono alcune perdite scure, molto spesso proprio nel periodo ovulatorio.

Specifichiamo subito che la loro presenza indica che qualcosa non va ed è bene procedere con un controllo ginecologico. In una condizione di salute infatti, non dovrebbero esserci queste perdite.

L’auto diagnosi come sempre è sbagliata. Se è vero che alcune volte non dipende da niente di grave, è altrettanto vero che potrebbe invece essere un sintomo di malattie molto serie.

Quando una donna ha a che fare con lo spotting da ovulazione di solito si spaventa molto perché vede sugli slip macchie di colore rosso scuro. Il motivo è semplice. Quando una perdita ematica è scarsa, esce dall’utero in modo lento. Ecco perciò che l’emoglobina si ossida e quando esce, appare intenso.

Cause

Caus

Lo spotting ovulazione è una disfunzione che nella maggior parte dei casi colpisce un target di donne giovani ancora in età fertile e un 10 percento è relativo a coloro che assumono la pillola anticoncezionale. La sua presenza non deve generare falsi allarmismi ma neanche essere presa sottogamba, le perdite ematiche tra due mestruazioni in concomitanza della pillola, dell’anello vaginale o di qualsiasi altra tipologia di contraccettivo, sono considerate “normali” in quanto sono i sintomi dell’adeguamento fisico, una sorta di conformità tra progesteroni ed estrogeni.

In tutti gli altri casi, invece, questi segnali sono proprio indicativi di una patologia che deve essere diagnosticata da un medico. Quando lo spotting ovulazione è una conseguenza dell’apparato endometrio, succede perché si verifica lo sfaldamento della mucosa che avvolge la cavita uterina, provocando delle perdite di sangue. Esistono però una serie di ulteriori cause coincidenti con le tracce ematiche, al di fuori del normale flusso mestruale:

  • Presenza di cisti ovariche: quando sono causate dall’ovulazione non ottimale, tipico in giovane età, di solito si riassorbono da sole e non c’è da intervenire. Quando invece non scompaiono, può occorrer iniziare una terapia ormonale. Altre cisti, soprattutto se molto grandi, devono essere rimosse con un intervento chirurgico. Dai quarant’anni in poi, potrebbero essere un segnale di alterazioni pretumorali. Le cisti tumorali possono restare silenziose per vari anni, è importante infatti effettuare analisi ginecologiche annualmente.

  • Endometriosi: l’endometrio inizia a svilupparsi fuori dell’utero. Potrebbe accadere nell’ovaio, nella tuba o anche nell’intestino. Anche se si trova fuori dalla sua collocazione naturale risponde agli stimoli ovulatori e perciò cresce in altezza nella prima fase e si nutre di sostanze nutritive nella seconda. Poi si sfalda, causando infiammazione e dolore. Può dare anche spotting. E’ una condizione poco diagnosticata, di solito viene fatto con un ritardo di nove anni.
  • Presenza di forme cancerogene – polipi, fibromi, tumori al collo dell’utero: polipi e fibromi sono due forme di tumore benigno. Il polipo viene sempre asportato per evitare che degeneri in una forma maligna. Il fibroma invece, può anche non essere tolto, almeno che non superi i 4-5 centimetri o non dia particolari fastidi.

  • Disfunzione della tiroide

  • Periodo di forte stress

  • La spirale di rame: anticoncezionale usato da molte donne, può causare lo spotting. Di solito si presenta nei mesi successivi al suo inserimento ma, quando continua ed è seguito da dolori, potrebbe essere che non è stata inserita bene. In questo caso la soluzione migliore è rimuoverla anche perché, se inserita male, riduce la sua efficacia.
  • Menopausa precoce: alcune volte lo spotting, insieme alla dismenorrea e i sintomi premestruali molto intensi, possono essere sintomo della menopausa precoce, cioè quella che compare prima dei 40 anni. Può essere spontanea (1% delle donne) o indotta (3% delle donne) da cure mediche come la radioterapia e la chemioterapia.

  • Scorrette abitudine alimentari – bulimia e anoressia, ma anche semplicemente diete scorrette o eccessive. Anche l’obesità può essere una causa.

  • Diabete

  • Vaginite

Può lo stress causare spotting?

Lo stress è in realtà una delle cause più frequenti di spotting. Sono infatti i ritmi frenetici che abbiamo adottato a “manomettere” il ciclo mestruale, portandolo così a essere irregolare. Qualche donna in un mese si trova ad avere anche due volte le mestruazioni, con perdite scure in precedenza.

Lo stress cronico mette il corpo in una condizione di pericolo continuo. Così inizia a produrre adrenalina e cortisolo in quantità davvero troppo elevate e tali ormoni da amici diventano nemici. Alterano il funzionamento dell’ipotalamo, il quale regola i nostri bioritmi, comprese le mestruazioni e l’ovulazione.

Adrenalina e cortisolo in pratica alterano le attività ovariche. L’ovulazione viene bloccata o si riduce la produzione del progesterone, il quale si occupa di mantenere un ritmo mestruale stabile.

Tra i sintomi più frequenti di spotting da ovulazione causato da stress, troviamo la polimenorrea (cioè i cicli ravvicinati) o amenorrea (assenza di ciclo). Possono perciò comparire piccole perdite di sangue al posto delle reali mestruazioni così come veder comparire perdite tra cicli ravvicinati.

Non sempre questi squilibri ormonali sono dati dallo stress. Un consulto medico perciò è importante. Se dipende dallo stress (così come ad esempio in presenza di altri problemi) il medico può prescrivere l’assunzione di un contraccettivo ormonale. I disturbi del ciclo e i sintomi così si riducono.

Non sempre è efficace. Alcune volte queste terapie non bastano a ristabilire una condizione di benessere. Ecco che può servire ricorrere ai progestinici o, qualora anche questo fosse inefficace, all’acido tranexamico.

Sono tutte cure di emergenza. Non risolvono il problema alla base. Serve infatti intervenire sul proprio stile di vita e trovare un ritmo meno stressante.

Per ridurre lo stress è utile il movimento fisico, un sonno regolare e un buon peso corporeo. Anche gli esercizi di respirazione sono molto utili, c’è chi ad esempio decide di praticare lo yoga o la meditazione.

Tutto questo però può non servire se non riuscite a eliminare il motivo di stress. Può essere una relazione che non vi fa vivere bene, un rapporto famigliare burrascoso (magari può esser utile pensare di dedicarsi una bella vacanza e cercare allo stesso tempo di superare i problemi famigliari con il dialogo).

Una buona alimentazione poi è di aiuto. I legumi ad esempio contengono ferro, utili per prevenire anemie. Ci sono gli oli vegetali, che contengono gli acidi grassi essenziali. Essi sono dei precursori degli ormoni femminili. Il magnesio poi, presente in grandi quantità nella frutta e nella verdura fresca, aiuta a ridurre lo stress e riduce anche i sintomi della sindrome premestruale.

Alimentazione e spotting da ovulazione

Quando una dieta è eccessiva, cioè con una restrizione calorca eccessiva, ecco che potrebbe venir meno il ciclo mestruale oppure, vi siano appunto delle perdite di sangue durante l’ovulazione, prima o dopo un ciclo.

Chi soffre di bulimia in particolare, produce poco progesterone. Le abbuffate seguite dal vomito indotto infatti, portano a variazioni importanti nei livelli di glicemia. Ecco che l’insulina agisce negativamente sulle ovaie. Il progesterone si riduce in quantità e durata. L’endometrio si sfalda in modo irregolare e avviene lo spotting.

Quando invece la donna soffre di obesità, il tessuto adiposo secerne un estrogeno considerato cattivo, il quale porta l’endometrio a crescere troppo in altezza. Ecco che vi sono poi perdite irregolari.

A prescindere dalla natura, quindi anche nei casi inerenti agli anticoncezionali, è fondamentale recarsi al più presto dal proprio medico e/o ginecologo, per intervenire immediatamente e ripristinare la situazione. Quando si tratta di salute la tempestività è la principale forma di tutela e cura. Solo il parere di un esperto e la diagnosi precoce scongiura esiti, a volte, funesti.

Anche se non in maniera rilevante, tra le cause delle spotting, vi è incluso anche uno stile di vita non proprio ortodosso, infatti il fumo, diete drastiche e anche momenti di rilevante stanchezza fisica possono essere motivo di questo campanello d’allarme.

Per capire se si è soggette allo spotting ovulazione bisogna comprendere le sue manifestazioni, una differenza con il classico ciclo, è il colore del sangue che non risulta essere copioso e di un rosso acceso, ma scuro a causa dell’ossidazione dell’emoglobina e le tracce non sono abbondanti ma scarse, ricordando più delle striature.

Diagnosi

Diagnosi

In genere lo spotting è una condizione curabile e facilmente diagnosticabile che richiede una visita medica, più precisamente ginecologica in cui vi verranno prescritte delle analisi del sangue che prevedono l’emocromo, coagulazione e dosaggio ormonale, per approfondire un’ecografica vaginale, seguita da pap test, colposcopia, biopsia del collo dell’utero e se necessaria un’ecografia pelvica. Nel caso si tratti di un anticoncezionale, se il sanguinamento si protrae per più di una settimana allora è il caso di rivolgersi al proprio dottore che verificherà possibili interazioni ed eventualmente mal funzionamenti delle applicazioni (anello vaginale e spirale).

Nonostante lo spotting ovulazione non preoccupi più del dovuto è bene non sminuire i sintomi pensando che possano passare, nell’eventualità della presenza di qualche forma tumorale, l’immediatezza della diagnosi è importantissima, per evitare la diffusione della malattia. Molto spesso si tratta di brutte patologie asintomatiche che possono celare spiacevoli sorprese, pertanto non ci stancheremo mai di ribadire quanto è rilevante la prevenzione nel contrastare tale possibilità. Il primo gesto d’amore verso sé stessi è la diagnosi e solo i controlli regolari e un corretto stile di vita disincentivano certe disfunzioni.

Prevenzione

Per evitare di avere lo spotting la prima regola è quella, come già spiegato precedentemente, di assumere uno stile di vita regolare, in cui vige una sana alimentazione priva di grassi e zuccheri ma ricca di acidi grassi essenziali, magnesio e ferro, vitamine utili al benessere fisico. Eliminare le sigarette e mantenere il peso del corpo sotto controllo praticando costantemente uno sport, che si tratti di una disciplina oppure di una camminata veloce è fondamentale il movimento, incentiva l’elasticità e il tono muscolare. Un altro aspetto sicuramente importante è il riposo, che contribuisce a rilassare e ripristinare le forze, soprattutto nei periodi di intensa attività lavorativa. Per concludere, in tutti i casi di spotting ovulazione il parere di un medico è indispensabile, abbiamo visto come prevenirlo, ma se legato ad una patologia, come le forme maligne, non ci sono altre alternative se non solo la cura.

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