Otite catarrale, infiammazione che colpisce spesso i bambini

Alla base di tale patologia, c’è una infiammazione, tendenzialmente cronica, del rinofaringe che colpisce anche la tuba e la cavità timpanica. Intervenendo tempestivamente, e con la cura adeguata, la malattia scompare nell’arco di qualche giorno.

Malattia nel bambino e cause

La causa principale dell’otite catarrale nel bambino è la presenza di infezione dovuta a batteri, accompagnata da mal di gola, raffreddore e infezioni generali del tratto respiratorio superiore.

Quando l’infezione è batterica, i germi possono raggiungere facilmente l’orecchio medio, mentre se è virale, come un raffreddore, essa può determinare un ambiente favorevole alla colonizzazione batterica, andando ad infettare quindi l’orecchio medio. L’infezione provoca nel bambino un accumulo di liquido, ovvero pus dietro il timpano.

I bambini sono molto più esposti ad otite catarrale rispetto alle persone adulte, ora vedremo insieme perché:

  • Le tube di Eustachio del bambino, hanno dimensioni ridotte e sono pianeggianti. Questa conformazione ostacola la fuoriuscita di liquido anche in normali condizioni di salute. Se le tube sono gonfie a causa del muco dovuto a raffreddore, il muco non è in grado di uscire.
  • Il sistema immunitario del bambino, non è ancora sviluppato come quello di un adulto, per questo il piccolo ha più difficoltà a contrastare le infezioni.
  • Le adenoidi, che fanno parte del sistema immunitario, reagiscono al passaggio di batteri di bocca e naso. Molto spesso questi, restano intrappolati, provocando infezioni croniche che possono raggiungere con il tempo l’orecchio medio.

L’otite catarrale si manifesta con frequenza nei maschi, nei bambini che hanno avuto un famigliare colpito da tale disturbo, dopo l’esposizione al fumo di sigaretta, allattamento con biberon, frequentazione di asili nido o scuole materne e nella stagione invernale, dove sono molto comuni le infezioni del vie respiratorie superiori.

Tipologie e sintomi

Le infezioni che interessano l’orecchio sono essenzialmente tre, e ciascuna di esse ha una sintomatologia differente dalle altre.

  • L’otite catarrale media in forma acuta, è quella più frequente. A causa dell’infezione presente nell’orecchio, liquido ed essudati vanno a ristagnarsi dietro il timpano. Questo determina nel bambino colpito un forte dolore, conosciuto come otalgia, che può manifestarsi in associazione a febbre.
  • L’otite media effusiva, che si manifesta a seguito del catarro che è rimasto intrappolato dietro il timpano. In questo caso, la sintomatologia può anche non comparire, ma il medico pediatra sarà in grado di eliminare la raccolta di pus, con l’ausilio di uno strumento adeguato.
  • L’otite media effusiva cronica, si manifesta quando il pus resta intrappolato dietro il tempo per un lungo periodo, oppure a causa di recidive molto frequenti. Tale forma, determina la riduzione alla resistenza verso altre infezioni, e può avere ripercussioni importanti sull’udito del piccolo.

Otite catarrale

Sintomi e segni

La sintomatologia nell’otite catarrale media acuta, può variare e manifestarsi in forma lieve oppure grave:

  • Il fluido che si è stazionato nell’orecchio medio, può esercitare una pressione verso il timpano, determinando la comparsa di mal di orecchie. Se il bambino è piccolo, può manifestare irritabilità oppure piangere e toccarsi l’orecchio, mentre se è più grande, può lamentare dolore. Anche la masticazione oppure succhiare, possono provocare dolore intenso da sbalzo di pressione nell’orecchio, per questo, tendenzialmente il piccolo mangia di meno e può avere problemi con il sonno.
  • Quando la pressione è dovuta alla presenza di accumulo, questa potrebbe rompere il timpano, facendo fuoriuscire il liquido dall’orecchio. In questo caso, la pressione diminuisce ed il dolore si allevia.
  • Con l’accumulo di fluidi nell’orecchio medio, si bloccano le onde sonore, causando problemi temporali all’udito, ed inoltre è possibile che il piccolo non reagisca a rumori o suoni, oppure parla con tono di voce più alto, manifesta disattenzione a scuola, nausea, febbre e vertigini.

Cura

Otite catarrale

Non vi è una cura vera e propria per debellare l’otite catarrale, ma nonostante questo, la maggior parte dei medici, prescrive la somministrazione di farmaci antibiotici, come ad esempio l’amoxicillina per circa 10 giorni.

Oltre a questo, sono molto utili gli analgesici da banco, ovvero il paracetamolo, oppure l’ibuprofene, o ancora le gocce auricolari per ridurre il dolore, o l’aspirina per la febbre.

Una terapia in grado di curare tutte le infezioni che interrano l’orecchio al momento ancora non esiste, per questo, quando si tratta di gestire tale disturbo in un bambino, il medico pediatra prederà in considerazione questi fattori:

  1. Tipologia e gravità dell’infezione dell’orecchio medio
  2. Frequenza di infezioni all’orecchio
  3. Durata dell’infezione
  4. Età del bambino
  5. Eventuali fattori a rischio
  6. Eventuali problematiche sull’udito causati dall’infezione

Stabilito quanto sopra, è proficuo cercare di capire come sia possibile curare l’otite.

Considerando che utilizzando l’otoscopio non è possibile riconoscere se l’otite è causata o meno da un virus o da un batterio, il pediatra sceglierà se indurre alla somministrazione – o meno – dell’antibiotico prendendo in considerazione alcuni elementi come l’età anagrafica del bambino, le sue condizioni generali, l’aspetto della membrana timpanica, e così via.

La maggior parte delle infezioni all’orecchio, tendono a guarire spontaneamente, ed è proprio per questo, che moltissimi medici, preferiscono un approccio attendista, ovvero al piccolo vengono somministrati solo analgesici per alcuni giorni, evitando l’impiego di farmaci antibiotici.

Bibliografia e credit

  • Clinical Evidence Handbook.
  • Otitis Media: Diagnosis and Treatment.
  • Otitis media. Michael Cunningham,Elizabeth Guardiani, Hung Jeffrey Kim, Itzhak Brook; Future Microbiology
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