Paracetamolo, aspirina e ibuprofene: quando assumerle e quale scegliere

Paracetamolo, aspirina e ibuprofene: la scelta del farmaco giusto, per la cura del dolore da trattare e la febbre da far abbassare.

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(Foto Pixabay)

Esistono tre farmaci molto popolari in tutto il mondo. La loro popolarità è data dall’uso comune e l’efficacia che hanno per la cura del dolore e della febbre.

Su questi tre medicinali, se ne sentono davvero di ogni, proprio a causa di questa gigantesca confusione, abbiamo pensato di fare chiarezza su quando utilizzare paracetamolo, aspirina e ibuprofene, da cosa sono composti questi tre farmaci e come assumerli.

Ecco perché, in questo articolo, andremo a conoscere le principali differenze tra questi farmaci normalmente in uso.

Paracetamolo, aspirina e ibuprofene: cosa sono

Presupponiamo di essere totalmente inconsapevoli dell’esistenza di questi tre prodotti e volessimo conoscere il contenuto (principio attivo), l’utilità e le modalità d’uso.

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Dopodiché, avendo preso coscienza della materia, ci spingeremo oltre, per capire quando scegliere l’uno piuttosto che l’altro e in che modo assumerli.

Iniziamo con il dire, come avrete oramai capito (anche se la maggior parte conosce bene l’argomento), che paracetamolo, aspirina e ibuprofene sono tre prodotti farmaceutici.

Ognuno di essi appartiene però ad una categoria differente di farmaci, quali:

  • paracetamolo: ha un effetto antidolorifico e o antipiretico ma non antifiammatorio (nome commerciale che tutti conoscono è Tachipirina);
  • aspirina: principio attivo costituito dall‘acido acetilsalicilico. Si tratta di un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS);
  • ibuprofene: appartiene anch’esso alla categoria dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

I FANS sono farmaci che agiscono contro il dolore e la febbre inibendo le ciclossigenasi (COX-1 e COX-2) nei tessuti periferici e nel Sistema Nervoso Centrale (SNC).

Come per la maggior parte dei farmaci, lo scopo di paracetamolo, aspirina e ibuprofene è quello di curare il dolore e in questo caso anche la febbre.

A prescindere dal loro nome commerciale o dagli eccipienti ciò che conta è il principio attivo. Una piccola ma importante parentesi va aperta per gli eccipienti e ora capirete il perché.

Gli eccipienti, pur non avendo un potere curativo diretto, sono importanti nel determinare eventuali effetti collaterali: ad esempio due farmaci possono contenere lo stesso principio attivo, ma uno dei due contiene un eccipiente a cui il paziente è allergico, mentre l’altro no.

Questa è la ragione per cui nei soggetti allergici è fondamentale andare a leggere la composizione del farmaco.

A cosa servono

Come abbiamo precedentemente accennato, il loro scopo è quello di placare dolore e riportare la temperatura corporea a livelli di normalità in caso di febbre.

Paracetamolo, aspirina e ibuprofene hanno tutti e tre lo stesso scopo e perciò vengono utilizzati indistintamente ma molto spesso confusi tra loro e assunti per motivi sbagliati.

Il paracetamolo ha un effetto antidolorifico e antipiretico, mentre l’aspirina è un farmaco antinfiammatorio che va ad agire in maniera significativa sull’infiammazione.

Infine, l’Ibuprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo con azione antinfiammatoria e antipiastrinica. Molto spesso sottovalutato ma in realtà è un farmaco potente che deve essere usato con estrema attenzione per gli effetti collaterali.

Quindi come abbiamo potuto capire si tratta di farmaci simili perché utilizzati molto spesso per lo stesso scopo ma d’altra parte sono diversi tra loro per l’azione e per gli effetti collaterali.

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Come assumerli

Occorre premettere che i farmaci vanno usati solo quando è necessario e dietro prescrizione del medico se non sono in regime di libera vendita.

Detto ciò, paracetamolo, aspirina e ibuprofene vengono assunti in modalità differenti:

  • paracetamolo: può essere assunto anche a stomaco vuoto, in quanto in genere non causa problemi a livello gastrico;
  • aspirina: assunta a stomaco pieno, è bene assumere le compresse a stomaco pieno, con un bicchiere di acqua;
  • ibuprofene: è preferibile assumere il medicinale a stomaco pieno, nei soggetti con problemi di tollerabilità gastrica;

Un’altra nota degna di essere ricordata è che a differenza del paracetamolo, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS come aspirina e ibuprofene che ricordiamo hanno un effetto anti-infiammatorio), non sono sicuri durante la gravidanza e l’allattamento.

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