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Alimenti e Nutrizione

Spezie in gravidanza: quelle permesse e quelle che sarebbe meglio evitare

Pubblicato da
Stefano

Aspettare un bambino è una gioia immensa per la donna. Ma molte cose variano, anche la sua dieta. Quali spezie sono permesse in gravidanza e quali no?

(Foto da Pixabay)

Si sa, la gravidanza è un momento particolare per la donna; ne condiziona l’aspetto metabolico ma anche quello psicologico. Spesso, per evitare l’assunzione di farmaci, si preferisce optare per l’uso di erbe e spezie. Bisogna, però, conoscerne le proprietà e sapere quali siano quelle permesse e quelle di cui sia meglio evitarne l’assunzione in gravidanza.

Spezie in gravidanza

A volte si rischia di fare l’errore di assumere rimedi naturali per i fastidi dovuti alla gestazione, sottovalutandone gli effetti.

(Foto da Pixabay)

Sebbene lo stato di gravidanza in una donna sia una condizione di piena salute e non di malattia, è anche vero che il corpo subisce cambiamenti tali da comportare piccoli problemini.

Tutti sappiamo che, man mano che l’utero si espande per ospitare il feto che cresce, va sempre più ad occupare lo spazio che prima era tutto dello stomaco.

Questo condiziona un po’ non solo il modo di alimentarsi della donna ma anche la scelta degli alimenti: meglio piccoli pasti più volte al giorno, evitando cibi acidi che causerebbero reflusso gastroesofageo.

Se prima di scoprire di essere incinte, magari, prendendo un gastroprotettore avremmo risolto, ora per ogni cosa pensiamo prima alla salute del feto.

Un altro problema che si verifica in gestazione è, senza dubbio, la presenza di emorroidi: l’utero che preme sulle vene del retto e stress ne fanno da fattore innescante.

Sicuramente non è piacevole sopportarne il dolore e, sapendo che in gravidanza il cortisone non va usato, spesso si sceglie di sfruttare il potere delle erbe. È davvero una scelta sicura?

Lo stesso vale se la futura mamma soffrisse di gestosi: l’aumento della pressione arteriosa va di certo tenuto a bada ma spesso si sopperisce all’uso del sale azzardando con quello delle spezie.

La cosa migliore è quella di chiedere consigli al proprio ginecologo: il fai da te non è mai positivo, né in generale né tanto meno in questi casi.

Utilizzare degli intrugli di spezie per alleviare i fastidi potrebbe avere controindicazioni per il feto e, nei casi più gravi, anche indurre le contrazioni uterine.

Occorre perciò sapere quali spezie poter consumare in gravidanza e quali è meglio evitare: non è detto che quelle che abbiamo sempre usato sia ora possibile consumarle.

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Spezie da evitare

Molte spezie hanno delle proprietà tali che è meglio non utilizzare in gravidanza: il rischio è superiore al beneficio.

(Foto da Pixabay)

Il detto che “il troppo stroppia” è sempre valido, ma ricordiamoci che è dalla pianta che è nato il farmaco, quindi alcune spezie non sono permesse in gravidanza:

  • Spezie piccanti: chi soffre di emorroidi lo sa, il pepe ed il peperoncino, per quanto abbiano molte proprietà benefiche, proprio non vanno assunti. Andrebbero ad infiammare le pareti di stomaco ed intestino peggiorando la condizione delle vene ano-rettali. Il pepe irriterebbe di gran lunga più del peperoncino l’intestino perché si andrebbe a posizionare tra le sue pliche.
  • Prezzemolo: non tutti sanno ma gli antichi utilizzavano l’infuso di prezzemolo proprio per indurre l’aborto nelle gravidanze indesiderate. Ovviamente una fogliolina sul risotto non provocherebbe aborto, ma bisogna sapere che è in grado di provocare contrazioni uterine.
  • Curcuma e zenzero se si assumono anticoagulanti: tra le loro azioni c’è anche quella di fluidificare il sangue; assumere queste spezie mentre si è sotto terapia anticoagulante potrebbe indurre sanguinamenti uterini.
  • Cannella in polvere o stecca: potrebbe provocare contrazioni uterine precoci.
  • Anice stellato.
  • Paprika.
  • Cumino.
  • Chiodi di garofano: contengono eugenolo, una sostanza che attraversa la placenta e che potrebbe causare problemi al feto.
  • Noce moscata: contiene delle sostanze con effetto allucinogeno e l’uso prolungato in gravidanza provocherebbe effetti neuro e cardiotossici nel feto.
  • Camomilla: un abuso potrebbe causare contrazioni uterine.
  • Zafferano: l’uso eccessivo in gravidanza può causare problemi alle vie urinarie ed alla coagulazione del sangue, con conseguente rischio di aborto.
  • Rosmarino: in grandi quantità può causare stimolazioni uterine.

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Spezie permesse in gravidanza e consigli utili

Utilizzare le spezie, che sia in gravidanza o meno, deve poter giovare alla nostra condizione di salute e non avere effetti secondari negativi.

(Foto da Pixabay)

Durante la gestazione, qualora decidessimo di optare per il loro consumo, è bene prima confrontarsi col proprio medico.

Di certo il ginecologo valuterà in maniera molto oculata lo stato di salute della futura mamma, anche in merito a patologie già esistenti.

Chi in gravidanza, soprattutto alla prima esperienza, non soffre un po’ di ansia ed insonnia? Magari i leggeri bruciori di stomaco ne peggiorano lo stato di stress.

In questi casi di certo un ottimo rimedio sarebbe un infuso di melissa: non solo è in grado di allentare le tensioni ma anche di placare il senso fastidioso di nausea dei primi mesi di gestazione.

Va tuttavia tenuto presente che, chi soffrisse di Sindrome di Hashimoto non deve assumere la melissa: questa provocherebbe un aumento del valore del TSH tiroideo.

Sempre per il fatto che, crescendo, l’utero non solo preme sotto lo stomaco ma anche sull’intestino, per ovviare agli stati di stitichezza un infuso di malva sarebbe adatto.

Non tutti sanno ma la mucillagine di malva è ottima per il sistema gastrointestinale: è in grado si formare tipo una pellicola protettiva, contrastandone l’acidità.

Lo sciroppo di mucillagine di malva è un rimedio eccellente per chi soffrisse di gastrite e non solo: rendendo il terreno della parete gastrica scivoloso, impedisce all’Helicobacter Pylori di agganciarsi alla mucosa ed infettarla.

Mentre il tiglio aiuterebbe a combattere l’insonnia, i semi di sesamo possono essere consumati tranquillamente in gravidanza perché sarebbero un valido aiuto al controllo del colesterolo.

Anche lo zenzero si è dimostrato essere un valido rimedio contro le nausee dei primi mesi della gravidanza, ma solo per chi non assumesse anticoagulanti.

Come detto, le spezie contengono varie sostanze, dagli oli essenziali ad alcaloidi pericolosi per il feto o semplicemente principi attivi che potrebbero interferire con terapie già in uso: solo il ginecologo saprà quali spezie poter assumere e quali no.

Stefano A.

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