Dieta e malattie neurologiche: la ricerca dell’Università di Udine

Esiste una dieta che può aiutare chi è affetto da malattie neurologiche: è quanto è emerso da un convegno che si è tenuto presso l’Ateneo di Udine.

Dieta malattie neurologiche
Dieta chetogenica (Pexels)

La dieta chetogenica può fungere da terapia per chi soffre di disturbi neurologici. Lo hanno confermato i risultati di uno studio realizzato su 35 pazienti affetti da emicrania dopo un percorso di tre mesi.

I dati di questa analisi sono stati presentati dalla Clinica neurologica del Dipartimento di Area Medica (DAME) dell’Università di Udine durante il Convegno “Nutrizione, neurodegenerazione e neuroinfiammazione”.

Questo incontro è stato organizzato dalla Clinica neurologica del Dipartimento di Area Medica dell’Ateneo di Udine con il supporto di Metagenics Academy.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE –> Secondo alcuni studi un ortaggio può aiutare a prevenire l’Alzheimer

La relazione che intercorre tra malattie neurologiche e dieta

Dieta malattie neurologiche
Agrumi (Pexels)

Gli approcci nutrizionali low carb si confermano essere delle strategie valide per far fronte alle infiammazioni neurologiche. È però importante tenere in considerazione le caratteristiche specifiche di ogni singolo individuo prima di consigliare questo regime alimentare.

Questo è il pensiero emerso da Francesca Filippi, nutrizionista dell’équipe della Clinica neurologica del Dipartimento di Area Medica (DAME) dell’Università di Udine.

Per valutare l’efficacia della terapia con dieta chetogenica è stata utilizzata la valutazione della chetonemia. Si tratta della rilevazione del numero di corpi chetonici sviluppati dal paziente in seguito a forte riduzione glucidica e utilizzati dall’organismo come substrato energetico alternativo. “Questo parametro è visibile attraverso un prelievo di sangue, ma ancora non è chiaro” ha affermato Francesca Filippi.

La nutrizionista ha poi sostenuto: “Per valutare se un paziente stia seguendo correttamente il regime prescritto, il numero di corpi chetonici sviluppati dovrebbe coincidere con un determinato valore numerico”. E ha concluso così:“Dalla nostra esperienza abbiamo invece rilevato che il successo della terapia è indipendente da questo dato”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE –> Spia della demenza: non solo la memoria, ma anche il corpo

Il regime chetogenico ha già dato risultati confortanti e concreti nel trattamento della Sclerosi Multipla.
“Ciò è stato confermato da uno studio open label a singolo braccio che ha coinvolto 15 pazienti sottoposti a regime chetogenico per un periodo di sei mesi” ha precisato Riccardo Garbo, specializzando in Neurologia. (Serena Ponso)

Impostazioni privacy