A volte tendiamo a innaffiare troppo le nostre piante, a volte troppo poco, ma come capire quando è necessario farlo? Ecco dei semplici trucchetti.
Una pianta è un organismo vivente e spetta a noi prendercene cura. A volte, però, la distrazione oppure semplicemente la disinformazione possono portarci a compiere scelte sbagliate, che per le nostre piante possono essere cruciali.
Dosare l’acqua per innaffiare le piante può fare la differenza. E a volte usarne troppa o troppo poca ci può portare involontariamente a “uccidere” le nostre amiche.
Come fare dunque per sapere la quantità d’acqua necessaria per prenderci cura delle nostre piante? Ecco qualche trucchetto utile.
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Come capire in che modo innaffiare le nostre piante
Ogni pianta ha determinate caratteristiche, così come tutti noi, ed è necessario conoscerle quando decidiamo di acquistare e prenderci cura di una pianta. Anche la quantità d’acqua di cui hanno bisogno varia a seconda della specie. È dunque fondamentale sapere se le nostre piante hanno bisogno di una terra che sia sempre umida oppure se è meglio aspettare che il terreno si asciughi prima di annaffiarle. Come fare per capirlo? Ecco cinque trucchetti da mettere in pratica.
- Mettere il dito nella terra: questo è il più classico dei trucchi. Consiste nell’affondare il dito nel terreno per vedere se la terra è asciutta oppure umida e di conseguenza stabilire se è necessario bagnare la pianta oppure no.
- Soppesare le piante: si può capire quando è necessario innaffiare una pianta in base al suo peso. Ma si tratta di una competenza che si acquisisce solo con il tempo.
- Osservare le piante: per capire quando innaffiare le piante ti basterà semplicemente osservarle e fare attenzione se stanno mutando. In genere, il terriccio asciutto ha un aspetto opaco e presenta delle crepe. Tendenzialmente, le foglie si afflosciano se annaffi la pianta troppo poco, ma potrebbero diventare gialle se l’acqua è calcarea oppure è troppa.
- Guardare il sottovaso: quando il sottovaso si riempie di acqua, devi aspettare almeno 30 minuti per vedere se la pianta la assorbe. A quel punto svuota il sottovaso oppure, a seconda della pianta, valuta se lasciarvi l’acqua in base. Tieni presente che molte piante soffrono i ristagni di acqua e che tenerle in ammollo non è una buona idea.
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- Usare uno strumento apposito: per testare l’umidità del terreno esistono poi degli elementi di argilla o delle sonde che permettono di rilevare l’umidità del terreno perché in base a questa cambiano colore diventando più o meno scuri. (Serena Ponso)