Digiuno intermittente: la dieta che aumenta le difese immunitarie

I tipi di dieta esistenti sono molteplici, ma il digiuno intermittente è quello che ha la capacità di aumentare le difese immunitarie. Vediamo come e cosa è.

digiuno intermittente
Cibo sano (AdobeStock)

Il digiuno intermittente è un tipo di dieta dove si assume cibo a intervalli di ore prestabiliti. Esiste la formula classica, 16:8, dove si mangia per 8 ore e poi si digiuna per 16. I ricercatori hanno dimostrato che i lassi di tempo migliori dove poter mangiare sono: tra le 10:00 e le 18:00 e le 11:00 e le 19:00. Poi esiste la dieta fast (il digiuno intermittente 5:2). Questa consiste nel digiunare in 2 giorni diversi ogni settimana. Significa che l’apporto calorico mancante in una donna è di circa 2.100 calorie mentre per un uomo è di 2.500, ovvero circa il 25% dell’assunzione raccomandata per gli adulti sani.

Quando si decide di iniziare a fare il digiuno intermittente, il periodo di tempo nel quale si può assumere cibo, deve essere ovviamente ben bilanciato. Quindi bisogna assumere le giuste quantità di grassi buoni, carboidrati e proteine. In una dieta poi, un altro elemento essenziale è l’acqua. Bisogna inoltre ricordarsi di assumere i dovuti liquidi.

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Il digiuno intermittente aiuta ad aumentare le difese immunitarie?

digiuno intermittente
Benessere (Unsplash)

Alcuni studi si sono dedicati ai possibili benefici che il digiuno intermittente può avere sull’organismo. I ricercatori sono arrivati alla conclusione che sì, il digiuno intermittente può effettivamente aumentare le difese immunitarie del proprio corpo. In particolare, lo studio della University of Southern California ha scoperto che il digiuno sul lungo periodo, riduce la conta dei globuli bianchi, questo fa si che il sistema immunitario ne produca di nuovi.

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Uno studio pubblicato invece sul New England Journal of Medicine, ha scoperto che è possibile ottenere molti degli stessi benefici con un digiuno limitato. Afferma che mangiare in una finestra di 6/8 ore ogni 24 ore, può innescare un passaggio metabolico dell’energia a base di glucosio a quella a base di chetoni. Ciò vuol dire che il corpo resiste meglio allo stress, è più longevo e diminuisce l’incidenza di malattie.

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