Riforma pensioni, il taglio del 3% va contro chi ha una maggiore anzianità

Fa discutere la riforma pensioni che si contraddistingue per un aspetto collaterale il cui peso finisce con il gravare su una categoria ben precisa di lavoratori.

Riforma pensioni l'aspetto collaterale
Riforma pensioni l’aspetto collaterale Foto dal web

Riforma pensioni, i provvedimenti concepiti di recente hanno qualcosa che non va e che andrebbero corretto. Nelle intenzioni delle istituzioni preposte, la stessa consente la fuoriuscita dal mondo del lavoro con un taglio del 3% di quanto indicato nell’assegno di pensionamento, per ogni anno di anticipo che precede l’età della vecchiaia.

Una situazione che però penalizza chi è entrato prima nel mondo del lavoro o chi è più anziano. La quota retributiva relativa al 2020 ammontava a 19 anni tenendo in considerazione una anzianità totale media di 40 anni.

Questo vuol dire che la stessa quota retributiva assume un peso specifico importante, arrivando a spingersi a circa la metà del trattamento. Per quanto riguarda le norme attualmente in vigore, ricordiamo che sussistono ad oggi le varie Ape sociale, opzione donna e Quota 102 (ex Quota 100, n.d.r.).

Riforma pensioni, qual è la situazione attuale

Orologio e spiccioli
Orologio e spiccioli Foto dal web

Tutte misure che hanno come compito quello di incentivare la fuoriuscita dal mondo del lavoro, nel novero della riforma delle pensioni volta a favorire a sua volta l’ingresso nelle varie realtà occupazionali dei giovani.

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Si tratta però di provvedimenti che presentano fin troppe zone di grigio poco definite, a volte. Per quanto riguarda Quota 100, le statistiche in mano all’INPS fanno sapere che con Quota 100 risultano 355mila e rotti trattamenti.

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Dei quali solamente l’8,3% del 2021 presentava un importo che non arrivava a mille euro lordi mensili.

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La riforma pensioni dovrà eliminare tutte le incertezze che spesse volte emergono quando un individuo cerca di raccogliere le dovute informazioni per capire come fare allo scopo di potere ottenere la fuoriuscita dal lavoro. Intanto l’INPS ha dato via ad un progetto che consente di raccogliere tutte le informazioni necessarie per capire come sarà la pensione in futuro.

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