Sindrome da sovrallenamento: quando troppo esercizio fisico fa male

Un esercizio fisico costante fa bene alla salute, ma quando si esagera si rischia di cadere nella sindrome da sovrallenamento che di certo bene non fa.

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Donna che si prepara a correre (Pixabay)

L’associazione sana alimentazione e adeguato esercizio fisico è la “terapia” consigliata da dietisti, studiosi ed esperti per perdere peso e rimanere in forma, oltre a prevenire numerose patologie. Ma come tutte le cose, bisogna moderarsi, altrimenti si rischia solo di farsi del male.

Dunque non è solo opportuno tenere sotto controllo il consumo di cibo, ma anche l’attività fisica, altrimenti potrebbe diventare controproducente. Scopriamo insieme perché.

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Allenarsi troppo può provocare una sindrome da sovrallenamento

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Uomo che si allena (Pixabay)

Tutti noi abbiamo una soglia oltre la quale non possiamo spingerci ed è il nostro corpo a stabilirla. Ecco perché dobbiamo sempre ascoltarlo. Questo non riguarda solo l’esercizio fisico ma anche il nostro stile di vita. Se non siamo abituati a bere alcolici è molto probabile che il nostro corpo non reggerà un elevato tasso di alcol. Allo stesso modo, se siamo soliti mangiare cibi sani e con moderazione, il nostro corpo tenderà a rigettare il “cibo spazzatura” o un’abbuffata.

Dunque, se ci alleniamo con costanza ma seguendo ritmi moderati, non possiamo pretendere che il nostro corpo non ne risenta se da un giorno all’altro decidiamo di aumentare l’intensità senza un’adeguata preparazione. Ecco che in questi casi l’esercizio fisico può diventare controproducente. Questa soglia oltre la quale non possiamo spingerci alcuni di noi riescono ad avvertirla ma magari per testardaggine tendono a ignorarla. Altri ancora non riescono a riconoscerla. Esiste dunque un modo per stabilire questo margine oltre al quale non si può andare?

Ha risposto il Dott. Arturo Guarino, direttore della Traumatologia Sportiva dell’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano, il quale ha innanzitutto dato la definizione di “esercizio massimo“. Con tale espressione ci si riferisce all’intensità dell’esercizio durante il quale non è garantito un livello di energia costante. Le energie possono esaurirsi a causa di:

  1. un aumento di temperatura corporea, e quindi l’incapacità di disperdere calore rapidamente;
  2. ipoglicemia, dovuta all’esaurimento delle scorte di carboidrati nell’organismo;
  3. collasso cardiocircolatorio da battito cardiaco accelerato;
  4. rifornimento di ossigeno insufficiente nel caso della corsa. Quando ciò si verifica vengono utilizzate le riserve anaerobiche dei muscoli.

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Dunque, per stabilire il limite massimo dobbiamo ascoltare il nostro corpo ed evitare che si manifesti una sensazione di sovraccarico. Se ciò avviene è necessario fermarsi e non andare oltre, anche perché un eccessivo esercizio fisico può essere anche fonte di stress, sia fisico che mentale.

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