Whatsapp privacy, cosa fare se vi appare questo messaggio

La spinosa situazione Whatsapp privacy si chiude per ora con un dietrofront da parte di Mark Zuckerberg. L’avviso che sta comparendo a chi utilizza la app.

Logo Whatsapp
Icona di Whatsapp (Pixabay)

Whatsapp e la privacy, un vero e proprio braccio di ferro che dura da anni. Meta, il gruppo che racchiude la nota app di scambio di messaggi assieme a Facebook ed Instagram, garantisce il totale rispetto dei dati personali degli utenti. Ma l’Unione Europea pretende maggiori garanzie.

A questo scopo la stessa Whatsapp ha inoltrato un messaggio che fa riferimento proprio all’aggiornamento della politica sulla privacy. Diversi utenti hanno potuto prenderne visione dal 18 febbraio 2022, con Meta che prova a mettersi in regola in base ai criteri dettati dalla UE.

La questione verte attorno all’uso fatto da Whatsapp sulle informazioni dei propri utenti. Cosa che aveva portato la Commissione Europea, a gennaio scorso, a dare un mese di tempo a Mark Zuckerberg nel migliorare la policy sulla privacy dei fruitori della applicazione.

Whatsapp privacy, lo scontro con la UE porta a questo

Usare Whatsapp
Scambio di messaggi (Pixabay)

L’informativa che è comparsa ad alcuni all’apertura di Whatsapp intende fornire una spiegazione su come tali dati vengono usati. I vertici politici dell’Europa pretendono da Meta la maggior trasparenza possibile. I dati delle persone vengono condivisi con partner commerciali specialmente statunitensi, cosa che crea un enorme flusso di denaro.

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E proprio a questo scopo la UE ha richiesto la massima tutela per la gente. C’è già in corso una sanzione da ben 225 milioni di euro che la stessa Unione Europea ha inflitto a Zuckerberg per delle violazioni riscontrate in passato su come vengono usati i dati.

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Di contro, il fondatore di Facebook aveva minacciato il ritiro delle proprie app dal Vecchio Continente. Ma la Commissione aveva lamentato una scarsità di chiarezza in tal senso. Poi però ecco il parziale dietrofront, con tale mossa che sarebbe risultata impossibile perché estremamente controproducente.

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Andarsene via dall’Europa e da uno dei massimi bacini mondiali di fruitori significherebbe perdere miliardi di dollari di guadagni per Meta. Che ha così ceduto alle richieste legittime della UE e prova ora a mettersi in linea con le regole attualmente vigenti.

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