Problemi alla vescica e disturbi urinari? È questo l’esame che devi fare

Se soffri di problemi alla vescica, incontinenza o altri disturbi urinari è necessario individuare la causa del problema e per farlo devi effettuare questo esame.

problema vescica
Problemi alla vescica (Pinterest – minhavida.com.br)

I problemi alla vescica sono abbastanza comuni e possono compromettere la qualità della vita e la salute. Incontinenza, infezioni o incapacità di svuotare bene la vescica influiscono negativamente sulla vita quotidiana e possono essere invalidanti.

Ecco perché è bene innanzitutto effettuare un indagine per capire qual è l’origine del problema e come fare per risolverlo. E l’esame indicato a questo scopo è proprio questo.

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Qual è l’esame da fare per diagnosticare i problemi alla vescica?

incontinenza
Incontinenza (Pinterest -m.huffpost.com)

L’apparato urinario è composto da vescica e uretra, due organi importantissimi ma che possono presentare malfunzionamenti e anomalie. La vescica è importante per raccogliere l’urina che i reni producono, garantendone successivamente l’espulsione. L’uretra, invece, mette in comunicazione la vescica con l’orifizio uretrale. Ma quali esami fare se sorgono problemi che vanno a intaccare questi organi?

Sicuramente la cistouretrografia è tra gli esami più importanti per svolgere gli adeguati accertamenti. Si tratta di un esame radiologico e non invasivo con cui si valuta il posizionamento e la forma della vescica e dell’uretra. Della durata di soli 30 minuti, questa visita prevede l’anestesia e viene effettuata per comprendere se vi sono o meno di alterazioni della vescica oppure di anomalie nell’uretra. Ad esempio lacerazioni o cicatrizzazioni causate da una lesione, ma anche per individuare la presenza di tumori alla vescica, polipi o reflusso vescico-ureterale.

Consigliato inoltre per problemi al tratto urinario o in caso di incontinenza, la cistouretrografia è utile negli uomini anche in caso di un ingrossamento della prostata. Ma come avviene? Il paziente deve stendersi in posizione supina, in attesa che l’infermiere, dopo aver disinfettato i genitali, inserisca un catetere flessibile nell’uretra, all’interno del quale scorre il mezzo di contrasto. In questo modo è possibile effettuare radiografie da più angolazioni. Infine, il catetere verrà rimosso permettendo al paziente di urinare. Nel frattempo verranno fatte altre radiografie da varie angolazioni.

Gli effetti collaterali al termine dell’esame sono tutt’altro che normali. È possibile avvertire contrazioni involontarie dei muscoli della vescica oppure sangue nelle urine o ancora disagio durante la minzione. Nei casi più gravi si possono manifestare altri sintomi quali prurito, vomito e shock anafilattico.

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Il mezzo di contrasto e le radiazioni possono poi essere un problema per le donne in gravidanza e per chi è allergico a queste sostanze. Anche chi presenza un’insufficienza a reni o fegato potrebbe avere difficoltà nell’eliminare il mezzo di contrasto. Ecco perché in questi casi tale esame è sconsigliato ma in generale è molto importante per diagnosticare problematiche che interessano l’apparato urinario.

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