Brutti sogni? Potrebbero segnalare l’insorgere del Parkinson, lo studio

 

Un nuovo studio ha scoperto che se un anziano fa spesso brutti sogni, potrebbe indicare l’insorgenza del Parkinson. Scopriamo il perché. 

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Signora tra i fiori (Pexels)

Secondo un nuovo studio, gli anziani che iniziano a fare brutti sogni o incubi potrebbero manifestare i primi segni della malattia di Parkinson. La ricerca ruota attorno alla frequenza con cui si manifestano gli incubi. Le persone infatti avevano il doppio delle probabilità di ricevere in seguito una diagnosi di Parkinson, rispetto a quelli che non li facevano.

Studi precedenti avevano già dimostrato che le persone affette da Parkinson sperimentano incubi e brutti sogni più frequentemente rispetto agli adulti della popolazione generale. Solo recentemente si è preso atto di come questi possano essere considerati come campanello d’allarme per la malattia. Sebbene possa essere davvero vantaggioso diagnosticarla precocemente, esistono pochissimi indicatori di rischio. Molti di questi richiedono costosi esami ospedalieri o sono molto comuni e non specifici, come accade per il diabete.

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Perché i brutti sogni possono essere un sintomo del Parkinson

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Mani (Pexels)

Il team di ricerca ha utilizzato i dati di un ampio studio già esistente. Esso conteneva i dati di circa 4.000 uomini anziani che hanno vissuto in modo indipendente per un periodo di 12 anni. I partecipanti che hanno riferito di fare brutti sogni almeno una volta alla settimana. Le persone sono state seguite anche dopo la fine dello studio per vedere se avevano maggiori probabilità di ricevere una diagnosi di Parkinson. Durante il periodo di follow-up, sono stati diagnosticati 91 casi di Parkinson. La maggior parte delle diagnosi è avvenuta nei primi cinque anni dallo studio. Quindi, i partecipanti che facevano spesso brutti sogni durante questo periodo avevano una probabilità più che tripla di sviluppare il Parkinson.

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I risultati suggeriscono che gli anziani a cui un giorno verrà diagnosticato il Parkinson probabilmente inizieranno a fare brutti sogni. Inoltre inizieranno a fare incubi alcuni anni prima di sviluppare le caratteristiche tipiche della malattia: tremori, rigidità e lentezza dei movimenti. Lo studio dimostra inoltre che i sogni possono rivelare importanti informazioni sulla struttura e sul funzionamento del cervello. Essi potrebbero rivelarsi un importante obiettivo per la ricerca nel campo delle neuroscienze.

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