Non fare pipì in piscina perché può essere pericoloso (le ragioni sono queste)

Se ti piace andare in piscina ma quando sei dentro non riesci a trattenere lo stimolo di fare pipì, sappi che questo atteggiamento è pericoloso sia per te che per gli altri.

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Donna in piscina (Pixabay)

Le vacanze sono ancora lontane e l’unico modo che hai per affrontare il caldo torrido della città godendoti un po’ di meritato relax è andare in piscina, con il rischio però di incappare in persone che in questo spazio pubblico fanno molto spesso anche la pipì.

E se anche tu lo hai fatto almeno una volta nella vita ma non lo vuoi ammettere, è giusto che tu sappia i motivi per cui dovresti smettere, perché può essere molto pericoloso.

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Fare pipì in piscina è pericoloso perché…

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Bambino in piscina (Pixabay)

Ogni volta che andiamo in piscina il dubbio se la persona accanto a noi abbia urinato c’è sempre, specialmente se si ferma di punto in bianco facendo finta di pensare a cose di grande rilevanza oppure guardando fisso in un punto, senza in realtà osservare nulla. Sono queste le strategie che di solito vengono messe in atto quando chi decide di fare pipì in piscina cerca di farlo con discrezione. E magari lo fa perché non ha voglia di andare in bagno o semplicemente perché ha quel preciso stimolo in quel determinato momento.

Un atteggiamento che potrebbe essere considerato del tutto innocuo ma che invece nasconde delle insidie. E se anche tu sei uno di quelli che non riesce a trattenersi quando è nella vasca, devi sapere perché dovresti smettere con questa pessima abitudine che a quanto pare è davvero molto diffusa. Secondo alcune interviste, infatti, un buon 40% ha ammesso di fare pipì in piscina. “Ma se l’urina è composta per il 95% da acqua perché devo preoccuparmi?” penserai tu.

Perché il 5% che rimane è formato da residui di bevande e cibi che consumiamo, oltre ad altre sostanze, compresi i batteri. Si tratta di residui minuscoli che il nostro corpo filtra quando uriniamo. E tra questi vi possono essere anche i residui di vitamine, tabacco e, nella peggiore dei casi, droghe. Si tratta di batteri innocui se non soffriamo di particolari infiammazioni, ma il problema insorge quando questi batteri e il cloro vanno a braccetto.

Quando ciò accade l’urina si lega al cloro, eliminandolo e quindi privandolo anche della sua capacità di uccidere tutti i batteri maligni. Inoltre, questa unione determina anche l’insorgenza di miscele dannose per il nostro corpo, come ad esempio il  cloruro di cianogeno. Nonostante stiamo parlando di quantità davvero minuscole, queste possono comunque portare a degli effetti collaterali, quali ad esempio bruciore agli occhi e arrossamento.

Ma se pensiamo che la pipì sia l’unico problema presente in piscina ci sbagliamo di grosso. La piscina è infatti in grado di veicolare altre malattie che possono interessare la pelle e le vie respiratorie. Tra queste vi è poi un problema che è molto diffuso, non solo in piscina ma anche quando si fa il bagno in mare. Tra le infezioni più comuni e fastidiose vi è la diarrea, causata da batteri come E. coli o diversi virus. Cerca dunque di evitare di inghiottire l’acqua della piscina e a partire dalla prossima volta non fare più la pipì qui e ricorda di lavarti le mani prima di mangiare o svolgere qualsiasi altra attività!

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