Le malattie e le infezioni più pericolose della storia: uccidono in poche ore

Diamo uno sguardo alle malattie e alle infezioni più temute nella storia, in grado di uccidere una persona in poche ore soltanto.

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Germi e batteri nel corpo (Pexels)

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La medicina, il progresso scientifico e le tecnologie avanzate, hanno permesso di sconfiggere numerose malattie e infezioni. Alcune sono state estirpate del tutto, altre, invece, sono ancora pericolose, altre ancora, sono nuove e in continua evoluzione. La storia dell’umanità è costella da epidemie e da malattie che hanno saputo evolversi nel tempo.

Ancora oggi, infatti, è possibile contrarre infezioni gravi che necessitano di accurati controlli e innovative cure. Vediamone alcune ancora oggi attive, difficili da combattere e che, se non prese in tempo, rischiano di uccidere una persona nel giro di poche ore.

Malattie e infezioni più temute al mondo

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Batteri in laboratorio (Pexels)

La meningite meningococcica, detta anche meningite da meningococco, è un’infiammazione delle meningi encefaliche o spinali sostenuta da un’infezione da meningococco. Si tratta di na malattia infettiva gravissima, che si trasmette attraverso la saliva o le secrezioni nasali. Questa provoca febbre, cefalea, arrossamento della cute e rigidità del collo, ma anche vomito e sensibilità alla luce. Secondo Healthline, questa è fatale nel 50% dei casi.

La meningite può comportare gravi danni cerebrali, così come la sepsi, altra infezione gravissima che interessa tutto l’organismo. Questa può interessare anche più organi e comprometterne le funzionalità. L’infezione è causata dal passaggio di microrganismi nel sangue, provenienti da altre sedi. La sepsi è scatenata principalmente da due fattori.

L’infezione di un tessuto a causa di batteri, virus o funghi, oppure da un’esagerata risposta infiammatoria dell’organismo. Tra i sintomi troviamo febbre molto alta, sudorazione e brividi, tachicardia, ipotermia, confusione mentale. Ha una mortalità elevatissima, circa il 40%. Si verifica soprattutto negli ospedali, quando i pazienti sono in convalescenza e si infettano.

Le malattie più terribili e mortali al mondo

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Analisi in laboratorio (Pexels)

Tra le malattie più mortali troviamo l’ictus, ossia l’improvvisa chiusura o rottura di un vaso sanguigno del cervello, con conseguente danno alle cellule cerebrali per via della mancanza di ossigeno. Le conseguenze di un ictus sono varie, dipendenti dalla zona del cervello colpita. Tra i più gravi c’è la paralisi di una parte dl corpo, difficoltà nel linguaggio e confusione mentale.

E ancora, la leggendaria peste bubbonica, che afflisse l’Europa intera durante il medioevo, spazzando via quasi metà della popolazione. Chiamata anche black death, ossia morte nera, per via delle macchie nere (i bubboni, appunto) che lascia sul corpo. Questa malattia ha origine da piccoli animali, come ad esempio roditori e insetti, e viene trasmessa all’uomo tramite punture di pulci, acari o altri parassiti.

Tra i sintomi ci sono febbre, vomito, dolori muscolari, linfonodi ingrossati, che si gonfiano e fanno male. Uccide nel giro di un giorno, oggi ci sono cure indicate, grazie agli antibiotici, ma devono essere assunti nell’immediato. Nei Paesi più sviluppati, questa malattia è assente, grazie all’alto livello di igiene, ma è ancora presente nei Paesi più poveri.

Infezioni ancora oggi diffuse

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Batteri a microscopio (Pexels)

Il colera è una malattia intestinale, un’infezione diarroica acuta causata dal batterio Vibro cholerae. Si trasmette attraverso alimenti o acqua contaminati e attraverso gli escrementi. Il batterio è dotato di notevole resistenza nell’ambiente esterno, specialmente in acqua.

Il sintomo più comune è una violenta diarrea, accompagnata da forti crampi addominali. Dura due o tre giorni e deriva dalle scarse norme igieniche. Per recuperare le forze occorre reintegrare i liquidi perduti, bevendo molta acqua e assumendo zuccheri. La febbre dengue si trasmette dalle zanzare ed è presente nei Paesi tropicali.

Comporta febbre, eruzioni cutanee, emicranie e perdita di sangue, può durare da pochi giorni a diverse settimane, tuttavia, ha una percentuale di mortalità piuttosto bassa. Infine, abbiamo l’ebola, che colpisce gli organi in modo aggressivo ed è fatale nel 50% dei casi. Causa emorragie e fa collassare gli organi interni. Gran parte dell’epidemia da ebola è avvenuta in Africa, mentre è definitivamente debellata in Europa.

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