La città più felice d’Italia: è questa secondo Legambiente

Noi italiani ci contraddistinguiamo nel mondo non solo per la nostra cucina, ma anche per l’ospitalità che riserviamo e per il calore che emaniamo, ma tra tutto lo Stivale qual è la città più felice d’Italia? Scopriamolo insieme.

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Cartina d’Italia (Pixabay)

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Il sorriso è contagioso, questo si sa, e trovarsi in un luogo in cui le persone sono felici e manifestano questo stato d’animo è senza dubbio gratificante, non solo per chi ci vive ma anche per chi quel posto lo visita.

Tutte le città in realtà dovrebbero essere così; sarebbe davvero l’ideale per poter vivere bene e in condizioni ottimali in qualsiasi città d’Italia.

Ma tra tutte, in realtà ce n’è una che supera le altre secondo l’ultima classifica di Legambiente. Scopriamo insieme quale città si è aggiudicata il primo posto come città più felice d’Italia.

Qual è la città più allegra d’Italia?

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Ragazzo felice che cammina in giro per la città (Pexels)

Legambiente, associazione ambientalista italiana che si sviluppò in Italia e nel mondo occidentale verso la seconda metà degli anni Settanta, ogni anno stila la classifica delle 5 città italiane in cui si vive meglio, sulla base di diversi fattori quali trasporto e mobilità, energia, gestione dei rifiuti e delle acque, e qualità dell’aria.

E se sei curioso di sapere se la tua città rientra tra una di queste cinque, non ti resta che continuare a leggere. Partendo dall’ultima classificata, troviamo Macerata, provincia marchigiana che si contraddistingue per la cura dei cittadini e dell’ambiente. Gode infatti di alcune condizioni ottimali come ad esempio la qualità dell’aria, che presenta una bassa concentrazione di polveri sottili, e perdite idriche molto basse. Ottima anche la raccolta dei rifiuti. C’è però ancora qualche cosa da migliorare, come ad esempio il numero delle auto in circolazione e le aree pedonali insufficienti.
Salendo al quarto posto troviamo invece Bolzano. Una città che si contraddistingue per il basso inquinamento, anche perché solo il 30% degli spostamenti vengono fatti con mezzi privati a motore. Anche qui è buona la raccolta dei rifiuti e contenute le perdite idriche. Un esempio di città ecologica considerato il basso livello di polveri sottili. La terza classificata è invece Belluno, poco distante dalla precedente, che gode di questo riconoscimento sempre per il buon impatto ambientale. Oltre all’ottima raccolta dei rifiuti, a Belluno anche i trasporti funzionano molto bene. Ciò che c’è da migliorare è però la quantità di auto in circolazione.
Salendo quasi al podio troviamo in seconda posizione Trento, altra città del Veneto rilevante dal punto di vista del numero limitato di polveri sottili, e che nell’arco di un anno è riuscita a dimezzare l’acqua dispersa nella propria rete idrica, oltre ad aumentare la percentuale di raccolta dei rifiuti differenziati. Anche il trasporto pubblico non è da sottovalutare, dato che si rivela essere funzionale. Da migliorare ci sono invece lo spazio ristretto destinato ai pedoni e i livelli elevati di biossido di azoto.
Ma arriviamo alla città vincitrice, colei che è stata considerata la più felice d’Italia: Verbania. In Piemonte, Verbania ha raggiunto il podio grazie ai ridotti livelli di inquinamento, l’ottima raccolta dei rifiuti differenziati e le infrastrutture che riguardano la ciclabilità, che risultano essere di qualità, oltre a sufficienti aree riservate ai pedoni. Ha però anche una pecca: il trasporto pubblico si può migliorare perché l’offerta è ancora bassa.
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