Schermi e luce blu: tutte le conseguenze per la salute

La luce blu emessa dagli schermi di televisori, computer, smartphone e tablet, com’è noto, si rivela poco positiva per la salute umana sotto vari aspetti. È per questo che gli esperti raccomandano di proteggere la vista, nonché la salute generale di tutto l’organismo, adottando comportamenti preventivi tali da arginare i rischi causati da questa emissione.

Monitor computer

Cos’è la luce blu e perché sarebbe dannosa?

Prima di spiegarti di cosa si tratta e quali conseguenze può causare alla nostra salute vorremmo suggerirti di valutare l’utilizzo di lenti luce blu del produttore Essilor, pensate proprio per ridurre i danni alla vista in soggetti costretti a lavorare, per molte ore, dinanzi a schermi riflettenti o retroilluminati.

La luce che penetra nell’occhio ha diverse lunghezze d’onda e si suddivide in spettro visibile e spettro non visibile. Quest’ultimo include anche la luce ultravioletta e quella infrarossa, note anche come UV e IR. La luce blu, invece, ha una lunghezza d’onda compresa tra i 380 e i 500 nm ed è visibile a causa dell’alta carica energetica di cui si caratterizza.

La presenza di queste lunghezze d’onda blu, emanata dagli schermi di smartphone, PC e tablet, in particolare, è responsabile di infiammazioni dolorose alla cornea e di danni al cristallino e alla retina. Tali problematiche si manifestano sotto forma di irritazioni e affaticamento oculare oltre che tramite mal di testa, irritabilità, stanchezza, difficoltà di concentrazione e insonnia.

I rischi per la salute

Com’è noto i computer e i dispositivi simili emettono grandi quantità di luce blu e, per questo, dopo una lunga giornata di lavoro davanti allo schermo ci troviamo con gli occhi stanchi e arrossati e con un affaticamento oculare diffuso e talvolta doloroso. In altri casi soffriamo, magari senza dare troppo peso ai sintomi, di affaticamenti visivi e vista velata oppure proviamo lacrimazione eccessiva, secchezza oculare e mal di testa.

Gli smartphone, tra l’altro, peggiorano la situazione per via della postura che assumiamo per utilizzarli: gli schermi piccoli e illuminati spesso ci costringono a torcere in modo innaturale il collo, sovraccaricando il tratto cervicale e affaticando la vista, tenendo troppo vicino agli occhi il dispositivo.

Come proteggersi dalla luce blu?

Per proteggerti dai danni di medio e lungo termine causati da esposizioni prolungate alla luce blu è possibile adottare differenti soluzioni. Per esempio è possibile acquistare lenti ad hoc, pensate per proteggere gli occhi da tali effetti e, quindi, lavorare serenamente anche per tante ore dinanzi a uno schermo.

Suggeriamo, inoltre, di preferire la lettura di un libro o altre attività alternative all’utilizzo dello smartphone prima di dormire e di applicare filtri protettivi sugli schermi.

Inoltre consigliamo vivamente di interrompere regolarmente l’utilizzo del PC o della smartphone con delle pause per sgranchire le articolazioni e dare un po’ di pace agli occhi. Di norma basta un break di cinque minuti ogni quaranta minuti di lavoro, durante il quale puoi fare due passi, stiracchiare il corpo e, soprattutto, rinfrescare gli occhi dirigendoti alla finestra. Per quale motivo?

Un buon modo di tenere la vista allenata è quello di fissare i dettagli di soggetti molto lontani e provare a identificare più informazioni possibili, cercando di metterle a fuoco. In questo modo previeni le conseguenze dall’esposizione alla luce blu e correggi la stanchezza visiva causata da numerose ore di vista a distanza ravvicinata.

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