Cancro all’intestino: potremmo prevenirlo mangiando questo alimento sano e genuino

Cosa mangiare per prevenire il tumore all’intestino? Ce lo dice uno studio che mostra i risultati proprio su come prevenirlo. Gli effetti sono visibili in modo evidente già nel giro di due mesi.

Un modellino di un intestino
Un modellino di un intestino (Canva – inran.it)

Cancro all’intestino, prevenirlo si può. Come spesso accade, molte volte le mosse più importanti da fare provengono da quelle che sono le nostre abitudini in fatto di alimentazione. Mangiare sano aiuta quindi a restare sempre in salute, anche in età più avanzata.

Se abbiamo l’usanza di affidarci a dei cibi naturali e propriamente ritenuti sani, allora le spiacevoli eventualità di sviluppare un qualche tipo di malattia possono risultare più basse rispetto a coloro i quali non hanno una simile accortezza. Per farla altrettanto breve: chi mangia male sarà più esposto a conseguenze anche gravi per la propria salute. In merito al cancro all’intestino prevenirlo è possibile proprio tramite il mangiare sano.

Ne parla una ricerca compiuta da studiosi della Università di Northumbria di Newcastle e di Marlow Foods. Con anche delle parallele ed analoghe osservazioni che portano la firma del Dana-Farber Cancer Institute di Boston, che ha sedi sia in Inghilterra che negli Stati Uniti. In merito a quanto osservato in fatto proprio di cancro all’intestino prevenirlo risulta essere più possibile rendendo frequente una specifica abitudine una volta che ci troviamo a tavola.

Cancro all’intestino, come prevenirlo

Carne rossa in grande quantità
Carne rossa in grande quantità (Canva – inran.it)

Le osservazioni compiute dagli scienziati ha evidenziato come la sostituzione tra due specifici alimenti possa essere di grande aiuto in materia di prevenzione di tumori dell’apparato digerente. In particolare occorre rimpiazzare la carne rossa con un prodotto della natura.

Si tratta dei funghi. Adottare questo accorgimento fa si che l’incidenza del cancro all’intestino ed al colon-retto diminuisca di molto, in termini di probabilità percentuali. Per carne rossa si intende sia quella di bovino e suina che quella lavorata, come ad esempio salumi ed affettati.

Le cui probabile insalubrità ed inclinazione ad esporre al possibile rischio cancro vennero già rimarcate nel 2015 dalla Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) se mangiate in grandi quantità alla settimana.

Come si è svolto lo studio

Le osservazioni sono durate due mesi, su venti persone di età compresa tra i 18 ed i 50 anni. E tra un mese e l’altro c’è stato un ulteriore periodo di trenta giorni in cui seguire una dieta disintossicante.

Questa cosa ha avuto una grande utilità per il gruppo di coloro che si era nutrito di carne rossa e lavorata, assunta nella quantità di 240 grammi tutti i giorni. L’altro gruppo invece si nutriva con lo stesso quantitativo di funghi Fusarium venanatum.

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Chi mangiava carne ha mostrato in feci ed urine segnali di un aumento di nitriti e nitrati ed altri sintomi che dimostrano una sovraesposizione al contrarre un tumore del colon-retto.

Invece chi mangiava funghi ha sviluppato una maggiore e più efficace popolazione di batteri buoni, che contribuiscono a tenere pulito ed attivo l’intestino ed a dotarlo di ulteriori proprietà antinfiammatorie.

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