Camminare e meditare fanno bene alla salute, sia a livello psicologico che fisico, due azioni in una per una condizione di benessere: il trekking meditativo.
Una buona camminata, magari nella natura, lo sappiamo tutti, comporta tantissimi benefici. Fa smaltire le calorie, tonifica la muscolatura, e inoltre migliora l’umore. La matura svolge un effetto calmante e rilassante per nostri sensi, trasmette pace e serenità. La meditazione, invece, indaga sulla sfera intima e spirituale, e comporta altrettanti benefici.
Unire queste due attività comporta un mix di benessere davvero incredibile. La scienza ha indagato sugli effetti di questa duplice attività, fatta contemporaneamente, e la consiglia a tutti quanti. Meditare mentre si fa trekking è un’ottima abitudine, sia per stare a contatto con la natura che per migliorare la propria salute. Un esercizio di Mindfluness svolto all’aria aperta, cosa chiedere di più?
Il trekking meditativo, il mix benefico della camminata e della meditazione svolti insieme
Affrontare una meditazione in movimento è sicuramente un’ottima abitudine, significa, inoltre, portare la passeggiata a un livello superiore. Ci si focalizza sui propri passi, ponendo attenzione al proprio respiro e suoi propri pensieri. Si scaccia via lo stress, si allontanano le preoccupazioni, si ammira il paesaggio naturale, il quale conforta e infonde pace interiore.
Quando si camminare, occorre sentire tutto il movimento del corpo, poggiare bene il piede al suolo, dal tallone alla punta, concentrandosi su ogni minimo rumore, su ogni sensazione. Si contempla la natura, i colori della vegetazione, i profumi, la qualità dell’aria pulita, senza distrarsi.
La meditazione è una pratica sempre più diffusa, i cui benefici sono testimoniati dalla scienza. Se lo stress cronico affligge milioni di individui nel mondo, incidendo negativamente sulla qualità della vita quotidiana, una bella passeggiata e una buona meditazione possono fare tanto.
Secondo uno studio effettuato all’Università di Harvard, una mente distratta, incapace di concentrarsi, indica una condizione di infelicità. Chi medita regolarmente e riesce a concentrarsi ha una minore tendenza a essere rancoroso, frustrato, infelice. Questo perché si riesce meglio a somatizzare stress e dolore, e inoltre ci si ammala meno.
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Una ricerca recentemente effettuata dall’Università del Wisconsin, ad esempio, e diretta dallo psichiatra Richard Davidson, fondatore del Center for Healthy Minds, conferma gli effetti positivi della meditazione, specie se unità a un’attività rilassante come la camminata, e nel breve tempo. Bastano due mesi di pratica per migliorare la propria vita e per riscontrare tantissimi benefici.
