Se ce li hai in cucina, devi pulirli subito: questi oggetti sono pieni di germi e batteri

Ecco quali sono gli oggetti di uso comune che ospitano il maggior quantitativo di batteri e dove si annidano in casa.

Tagliere uso
Un tagliere in uso (Canva – inran.it)

Ci sono degli oggetti pieni di germi e batteri che utilizziamo ogni giorno in cucina. Il loro impiego è sistematico perché molto utile, prezioso sia nella buona riuscita delle nostre preparazioni culinarie ai fornelli che per il fatto di consentirci di risparmiate tanto tempo e non poche energie.

Proprio la cucina è protagonista di un per nulla piacevole testa a testa con il bagno di casa per quanto riguarda la presenza di oggetti pieni di germi e batteri. Sono tanti i fattori che portano al favorire questa condizione. Si va proprio dall’uso comune a quella che è la destinazione alla quale gli stessi sono deputati.

Pensate ad esempio, proprio spostandoci in bagno, agli asciugamani od allo scopettino del wc. Essi vengono in contatti con superfici che possono risultare molto facilmente contaminate. Per questo occorre cambiare asciugamani, accappatoi e spugnette più volte alla settimana, e disinfettare sempre tutto con cadenza quotidiana.

Oggetti pieni di germi e batteri, dove si trovano

Diversi oggetti cucina
Diversi oggetti di cucina (Canva – inran.it)

Tornando in cucina, il primo grande imputato è rappresentato dal tagliere. Lì ci mettiamo di tutto: dalla carne cruda al pesce, passando per le uova e tanto altro.

Addirittura il tagliere può risultare pure più contaminato della tazza del wc. Ma più o meno la stessa cosa vale per il lavandino e per il ripiano dove pure riponiamo dei cibi, anche in fase di preparazione di una ricetta.

Tutti quanti loro possono essere forieri di germi il cui contatto diretto potrebbe portare a delle conseguenze per niente piacevoli. E non sono i soli oggetti in cucina. Quindi scopriamo quali sono gli utensili e gli accessori più contaminati e facciamo sempre bene attenzione ad igienizzare e disinfettare tutto quanto con cadenza quotidiana.

Come eliminare la presenza dei batteri

Panno cucina
Un panno per la cucina (Canva – inran.it)

Anche il panno che usiamo per asciugare pentole, piatti e stoviglie varie risulta spesso e volentieri un ricettacolo di germi. Ed andrebbe quindi cambiato se non una volta al giorno, almeno entro massimo 48-72 ore. Come pure le spugnette, che sono delle vere e proprie bombe a mano batteriologiche.

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Un buon consiglio per arginare la proliferazione di batteri è quello di dotarsi di almeno due o tre panni e di altrettante spugnette, meglio se di colore diverso per non confonderci. E di usarli per dei compiti specifici. Così non raccoglieranno tutti i batteri presenti in cucina di colpo.

Inoltre laviamoci sempre le mani, sia prima che dopo avere maneggiato del cibo – specie se di facile deperibilità come carne e pesce – che dopo avere fatto una qualsivoglia azione. L’ideale per disinfettare tutto quanto è quello di fare ricorso al sempre fido aceto bianco, come anche al succo di limone ed al bicarbonato di sodio.

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