Digiuno intermittente: quanti chili si perdono, come funziona, quali sono i pro e i contro

Il digiuno intermittente è una delle diete più in voga negli ultimi anni, ma cosa bisogna sapere, quali sono i pro e i contro?

Dieta in base all’ora (Canva – Inran.it)

Tra le numerose diete che stanno spopolando, negli ultimi anni è emersa quella del digiuno intermittente, una tipologia di alimentazione che ha dimostrato grandi effetti benefici, ma anche alcune controindicazioni. Nonostante la sua grande diffusione, non è una dieta adatta a tutti, per questo motivo occorre informarsi bene prima di metterla in pratica e capire quali sono i pro e i contro.

Il digiuno intermittente, come dice la parola stessa, è uno stile di alimentazione basato sul digiuno alternato. Si tratta di una pratica che non viene adottata per forza per perdere peso, ma anche per mantenere in salute l’organismo, controllando il peso forma. Ma il digiuno, anche se di qualche ora, fa bene all’organismo? In teoria, sì, ma dipende dal tipo di digiuno. Cosa dicono gli esperti?

Il digiuno intermittente fa dimagrire e fa bene alla salute?

Uomo che si abbuffa (Canva – Inran.it)

Esistono diverse diete che prevedono il digiuno temporaneo, le più frequenti sono la scelta di un giorno alla settimana di digiuno, oppure qualche giorno al mese. Altrimenti, troviamo quella che prevede il salto di un pasto al giorno, o il pranzo o la cena, oppure il digiuno a fasce orarie. Quest’ultima è la modalità più in voga, quella delle 16/8 ore, nella quale si prevede una finestra di 16 ore di digiuno e 8 ore in cui si può mangiare.

Nelle 8 ore in cui si mangia, non sono previste particolari restrizioni caloriche. Ma questa tipologia di dieta, fa bene all’organismo? Secondo la scienza, il digiuno, ovviamente praticato in modo corretto, ha effetti positivi importanti sul corpo e sulla salute, migliora il benessere generale e allunga la vita. Tuttavia, se praticato in modo scorretto, può dare anche effetti negativi.

Tra le controindicazioni troviamo il rallentamento del metabolismo, lo squilibrio del ritmo circadiano e della produzione di ormoni. Se il digiuno totale, specialmente se praticato senza preparazione, sottopone il fisico a un grande stress, il digiuno intermittente è più salutare. Tuttavia, anche in questo caso, occorre fare attenzione alle fasce orarie e alle ore in cui si resta a stomaco vuoto.

Cosa dicono gli esperti riguardo al digiuno

Orologio posizionato sul piatto (Canva – Inran.it)

La forma di digiuno migliore, secondo i nutrizionisti, è quella del 16/8, dove bisogna restare a stomaco vuoto durante le ore serali. Insomma, meglio saltare la cena piuttosto che saltare il pranzo o la colazione. Mangiare durante il giorno è sicuramente meglio, per non incorrere in casi di maggiore insulino-resistenza. Saltare la cena, o comune consumare una cena leggerissima, è la cosa migliore.

Una cena leggera aiuta a regolare il ritmo circadiano, agevolando il sonno e migliorando la qualità della dormita. Inoltre, stare leggeri durante la sera aiuta a rendere maggiormente efficienti i meccanismi di pulizia cerebrale, i quali si attivano proprio di notte. Il digiuno intermittente, dove si salta la cena, fa bene ed è ottimo per il mantenimento del peso corporeo. In più, si regolano i ritmi circadiani e si riducono le infiammazioni croniche.

Infine, si ha una maggiore efficienza mentale, con lo sviluppo di nuove cellule cerebrali e di tessuto nervoso. Comunque, esistono anche effetti collaterali, come stanchezza, calo di glicemia e mal di testa, dovuto alla chetosi. Ma il digiuno può incidere anche sul ciclo ormonale, destabilizzando il ritmo circadiano. Non è adatto ai bambini, alle donne in stato di gravidanza o in allattamento, ed è sconsigliato in caso di convalescenza o di malattia.

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Inoltre, non ci sono evidenze scientifiche che testimoniano un netto calo di peso, anzi, il rischio è che il giorno seguente ci si abbuffi, rendendo vano il digiuno. Il consiglio dei nutrizionisti è quello di evitarlo e di praticare un semi digiuno, cenando con pasti leggerissimi, quindi mangiando verdure e grassi buoni, come frutta a guscio. Al massimo, si può tentare di praticare un digiuno di 12 ore, una volta alla settimana.

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