Bambini, smartphone e tablet: i danni di questa cattiva abitudine sono molteplici

L’appello degli psicologi ai genitori: dare lo smartphone o il tablet ai bambini piccoli può comportare diversi danni psicofisici.

Bambina fa colazione guardando il telefonino (Canva – Inran.it)

L’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo, insieme a tantissimi psicologi infantili e al Ministero della Salute, lanciano l’allarme per un brutto fenomeno in crescita. La dipendenza da smartphone non soltanto crea un danno sociale e psicologico in tutte le persone, specialmente nella fascia adolescenziale, ma genera rischi anche nelle fasce più piccole.

Secondo alcuni dati scientifici, i dispositivi tecnologici influenzerebbero il cervello dei bambini di pochi mesi, comportando diversi rischi. Circa il 58% dei bambini con pochi mesi di vita, sarebbe già dipendente dalle tecnologie, e trascorre troppo tempo attaccato allo schermo. La colpa ovviamente è dei genitori, inconsapevoli dei danni di questa brutta abitudine.

Dipendenza da smartphone tra i bambini di pochi mesi di vita: i rischi che corrono

Bimbo incollato allo smartphone (Canva – Inran.it)

Bimbi troppo piccoli sono già dipendenti da TV, smartphone, tablet e computer, e la percentuale è in progressivo aumento. Il picco si raggiunge con la fascia di età compresa tra gli 11 e i 15 mesi di vita, della quale il 58% è a rischio salute. Si richiede particolare attenzione da parte dei genitori, perché l’abuso di tecnologie rischia di generare seri danni nel bimbo.

Giovane mamma con il bimbo in braccio che gioca al pc (Canva – Inran.it)

Gli psicoterapeuti avvertono dei rischi che si corrono, poiché la dipendenza tecnologica compromette, o comunque rallenta, lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale del bambino. Agire correttamente sin dalla tenera età, fornendo insegnamenti ed educando correttamente un figlio, aiuta, in futuro, l’intera comunità, crescendo individui con competenze cognitive e sociali sane.

Piccola sdraiata al pavimento che fissa il cellulare (Canva – Inran.it)

Occorre lavorare sullo sviluppo e sulla crescita dei propri figli, e non lasciarli imbambolati di fronte al telefonino o alla TV. I genitori devono essere consapevoli dei danni che possono creare, e si devono adoperare per la salute cognitiva dei propri figli, aiutandoli nello sviluppo. Per aiutarli a sviluppare consapevolezza, fantasia e competenze cognitive, meglio leggere loro un libro.

La lettura di un buon libro stimola il cervello del bambino, così come la visione di un cartone animato formativo. In più, fornisce un’ottima base per una sviluppo sociale. Grazie a questi mezzi, il piccolo cresce in modo sano e si confronta con il genitore, e poi, quando sarà più grande, con i suoi compagni.

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