Cos’è la retinite pigmentosa: la malattia che ha tolto la vista ad Annalisa Minetti

La cantante, Annalisa Minetti, fa luce sulla sua malattia: cos’è la retinite pigmentosa e quali sono gli effetti sul corpo.

La bellissima Annalisa Minetti si confessa al quotidiano “La Verità”. In una lunga intervista ha parlato delle sue condizioni di salute e della malattia che l’ha colpita.

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Annalisa Minetti (foto da Instagram, profilo annalisaminettiofficial)

Annalisa è stata vincitrice del Festival di Sanremo nel 1998, con il brano “Senza te o con te”, sbaragliando tutti gli altri concorrenti sia nella categoria Giovani che in quella Campioni. Oltre ad essere una cantante di successo, è anche una talentuosa atleta paralimpica. Ha vinto diverse competizioni ed è anche detentrice di un record mondial, conseguito nel 2012, per  i 1500 mt (specialità dell’atletica leggera). Recentemente la cantante ha lasciato tutti di stucco per ciò che ha dichiarato nella sua recente intervista, purtroppo ha una malattia che le sta togliendo la vista.

Cos’è la retinite pigmentosa e cosa comporta

Questa grave malattia è di tipo degenerativo e, purtroppo, segna per sempre le persone che la contraggono.

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Paziente che si sottopone a una valutazione della vista in uno studio oculistico (foto da Canva) – Inran.it

La retinite pigmentosa è una patologia che colpisce gli occhi e che, a lungo andare, porta ad una progressiva perdita della vista. Si tratta di una malattia genetica che colpisce i fotorecettori nella retina, i quali hanno la funzione di convertire la luce in segnali nervosi, che poi vengono inviati al cervello per la visione. Con il progredire della malattia, i fotorecettori si deteriorano, portando a una riduzione del campo visivo e ad una visione notturna compromessa.

Nel caso di Annalisa Minetti, purtroppo la malattia si è aggravata ed ora ha perso quasi completamente la vista. Dalla sua intervista, si notano subito il coraggio e la forza di Annalisa che, nonostante il peggioramento della malattia, va avanti con determinazione.

Esiste una cura per la retinite pigmentosa?

Sebbene non esista una cura definitiva per la retinite pigmentosa, ci sono alcune misure che puoi adottare per gestire i sintomi e preservare la vista il più a lungo possibile.

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Occhiali da vista su un tavolo (foto di Davide Garritano – DMM Company) – Inran.it

Innanzitutto, è importante lavorare a stretto contatto con un oculista specializzato nella gestione di questo tipo di malattia. Il medico specialista può quindi monitorare attentamente la condizione dei pazienti e dare consigli personalizzati e indirizzarti verso trattamenti o dispositivi che possono aiutare.

Tra le opzioni di trattamento disponibili per la retinite pigmentosa, ci sono l’uso di occhiali speciali, lenti di ingrandimento, filtri colorati e dispositivi di assistenza visiva. Questi strumenti possono migliorare la visione e facilitare la vita quotidiana dei pazienti. In alcuni casi, potrebbe essere consigliata anche la terapia genica o altri approcci sperimentali, ma è importante discuterne con l’oculista per valutare i potenziali benefici e rischi.

Oltre alle misure di trattamento, ci sono anche modifiche dello stile di vita che possono essere utili per gestire la retinite pigmentosa. Ad esempio, mantenersi in forma fisicamente, seguire una dieta sana ed equilibrata e proteggere gli occhi dalla luce intensa e dai raggi ultravioletti possono contribuire a preservare la salute oculare.

Inoltre, l’aspetto psicologico della malattia non deve essere trascurato. La retinite pigmentosa può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sull’adattamento emotivo. Pertanto, è sempre meglio cercare il supporto di medici specializzati in psicologia che possono essere di grande aiuto per affrontare le sfide emotive e sociali associate a questa malattia.

La cosa importante è quindi sempre essere in contatto con il medico, farsi seguire e rispettare le indicazioni dei dottori. Può essere una malattia che incide moltissimo sulla vita poiché, progressivamente, la vista scompare e si diventa ciechi. Perdere la vista potrebbe portare a conseguenze fisiche e psicologiche non da poco. Le abitudini cambiano completamente ed è estremamente difficile accettare questa situazione.

Aurora De Santis

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