Una notizia che nessuno si aspettava: l’altezza media degli italiani non è un valore positivo, anzi è indice che c’è qualcosa che non va.
Non tutti lo sanno, ma l’altezza non è solo sinonimo di bellezza, ma anche di salute e benessere.
In questi ultimi anni, l’altezza media degli italiani è cambiata. Siamo “cresciuti” un po’ di più e questo perché le condizioni di vita sono migliorate moltissimo. La medicina ha infatti fatto dei passi da gigante permettendoci di vivere meglio, in salute e più a lungo. Ma ha anche avuto un ruolo fondamentale sull’altezza media delle persone. Scopriamo subito quali sono gli ultimi dati che sono stati rilevati.
Quanto sono cresciuti gli italiani? La risposta è sconcertante
Secondo gli ultimi dati dell’Istat, l’altezza media degli italiani all’inizio del 1900 era di poco più di 166 cm.
Nel giro di pochi anni, e più precisamente verso la fine degli anni ’80, l’altezza media degli italiani arrivava quasi a 175 cm. Questo è stato possibile grazie al miglioramento delle condizioni e della qualità della vita. In questi ultimi anni però, questa crescita ha subito un arresto. Infatti, negli ultimi 40 anni non ci sono stati cambiamenti significativi sull’altezza degli italiani che, in media, è di poco più di 177 cm per gli uomini e poco più di 164 cm per le donne.
Anche negli altri Paesi i dati coincidono e sembra che, se prima vivere in città era considerato un vantaggio, oggi è uno svantaggio enorme per la salute. Le condizioni di vita nelle grandi città sono infatti peggiori rispetto alle aeree rurali. Questo perché in città ci sono micropolveri, smog, c’è più possibilità di ammalarsi per via della maggiore densità della popolazione, ci sono, in breve, più pericoli.
Ad ogni modo, l’altezza non è quindi determinata solamente dalla genetica e dall’ereditarietà, ma anche dalle condizioni in cui si vive. Dunque, l’alimentazione, le condizioni di salute ed anche quelle sociali incidono moltissimo sull’altezza.
Nell’età dello sviluppo quindi vivere in città potrebbe essere un notevole svantaggio per via dell’inquinamento e di moltissimi altri fattori che possono incidere sulla salute in modo negativo. Bisogna infatti tener presente che i ragazzi crescono, in media, fino ai 16/17 anni di età per i ragazzi e fino a 14/15 anni per le ragazze. Non c’è un momento fisso per tutti, questo perché la crescita si intende finita nel momento in cui le cartilagini si saldano. È quello il momento in cui si finisce di crescere e si può verificare solo attraverso alcune visite specialistiche da effettuare con una certa regolarità.
Oltre al fattore genetico ed ambientale, anche l’epidemia da Covid potrebbe aver inciso moltissimo sulla crescita dei bambini di oggi, per non parlare anche del fumo che i ragazzi sperimentano già da adolescenti e che ne può compromettere la crescita. Anche l’alimentazione ha un’importanza fondamentale. Oggi i ragazzi spesso scelgono di mangiare al fast food piuttosto che verdura e frutta. Questo incide quindi anche sul peso e sul rischio di obesità già in tenera età.
Anche il fatto che le bambine abbiano le mestruazioni già intorno ai 9 anni è un fattore che può incidere moltissimo. Gli esperti sono infatti molto preoccupati sul fatto che le ragazzine entrino nella pubertà sempre prima rispetto agli anni passati.
Dunque, è fondamentale fare delle visite specialistiche dai 4/5 anni in su e seguire passo passo la crescita dei ragazzi. Bisogna promuovere uno stile di vita sano, orientato anche allo sport e a scelte alimentari consapevoli e genuine. L’altezza è quindi un dato che, da solo, può dirci moltissimo sulla crescita delle nuove generazioni, di cui dobbiamo assolutamente prenderci cura.
Aurora De Santis
