Muco negli occhi: quando è troppo bisogna prestare particolare attenzione

Troppo muco negli occhi può voler dire solo una cosa: infezione in atto. Scopri le patologie legate a questa specifica condizione.

Quando ci si sveglia la mattina è normale trovare residui del cosiddetto muco oculare. Questo altro non è che una combinazione di olio, cellule epiteliali e altre sostanze che si accumulano durante la notte mentre si dorme. L’insieme di questi detriti, forma la sostanza gelatinosa trasparente che si deposita sull’angolo interno degli occhi.

Occhio rosso cause
Occhio rosso (Canva – Inran.it)

Il muco oculare si presenta di colore bianco-giallo e agisce in modo protettivo nei confronti degli occhi. Difatti riesce a trasportare fuori da essi tutte le sostanze di scarto che potrebbero provocare danno agli occhi stessi. È una funzione del film lacrimale e una componente necessaria per la buona salute degli occhi.

Troppo muco negli occhi: le patologie a cui fare attenzione

Mentre svegliarsi con gli occhi un po’ arrossati e irritati può essere normale, alcuni sintomi sono collegati ad una secrezione oculare decisamente eccessiva. Se si avvertono sintomi quali:

  • Bruciore
  • Fastidio alla luce
  • Sensazione di corpo estraneo nell’occhio
  • Occhi arrossati
  • Lacrimazione eccessiva
  • Difficoltà ad aprire gli occhi a causa delle croste sulle ciglia
Congiuntivite sintomi
Congiuntivite (Canva – Inran.it)

Le patologie legate al muco degli occhi sono diverse, perciò appena si presentano i sintomi è necessario ricevere la cura adeguata. Queste patologie sono:

Congiuntivite: un’infiammazione della congiuntiva, la sottile membrana che riveste il bianco dell’occhio e la superficie interna delle palpebre. Oltre a prurito, irritazione e arrossamento degli occhi, la congiuntivite è tipicamente accompagnata da muco oculare bianco, giallo o verde che può formare una crosta lungo la linea delle ciglia durante il sonno. In alcuni casi, la crosta palpebrale può essere così grave da chiudere temporaneamente l’occhio. Esistono tre tipi di congiuntivite, ovvero virale, batterica e allergica.

Orzaiolo: un’ostruzione delle ghiandole sebacee delle palpebre, in genere causata da un follicolo cigliare infetto. Assomiglia a un brufolo collocato sul margine della palpebra e è comunemente accompagnato da arrossamento, gonfiore e indolenzimento.

Herpes oculare: una comune infezione all’occhio causata dal virus dell’Herpes simplex.
Lesioni oculari: un corpo estraneo nell’occhio o una lesione oculare possono far sì che gli occhi secernano molto muco come risposta protettiva naturale.

Orzaiolo sintomi
Orzaiolo (Canva – Inran.it)

Ulcera corneale: un’infezione della cornea simile a un ascesso, pericoloso per la vista, causata solitamente da un trauma all’occhio o da un’infezione oculare non trattata. Se non trattata tempestivamente, un’ulcera corneale può portare alla perdita completa della vista.

Dacriocistite: succede quando un dotto lacrimale è ostruito, causando un’infezione. Oltre al dolore e all’arrossamento, i sintomi comuni della dacriocistite comprendono lacrimazione, secrezione oculare appiccicosa e visione offuscata.

Blefarite: disturbo cronico delle palpebre, è un’infiammazione dei follicoli piliferi delle ciglia o una produzione anomala di olio da parte delle ghiandole di Meibomio sul bordo interno delle palpebre. Una condizione correlata, chiamata disfunzione delle ghiandole di Meibomio, può causare secrezioni oculari schiumose, croste palpebrali e pus oculare giallo o verde, oltre ad altri sintomi fastidiosi e spesso dolorosi.

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