Morte di Sinead O’Connor “non l’ha fatto da sola”: aggiornamenti sulla possibile causa del decesso

Fa ancora discutere la morte di Sinead O’Connor, che in molti pensano essere accaduta per suicidio. Emergono nuovi dettagli e c’è l’autopsia.

La morte di Sinead O’Connor ha portato tanta tristezza in tantissimi fan della cantante irlandese, riconosciuta in tutti e cinque i continenti come una grande artista conclamata. Ed il suo triste destino ha fatto pensare a molti quanto di altrettanto tragico capitato alla sua illustre connazionale Dolores O’Riordan. La leader dei Cranberries venne ritrovata priva di vita in una stanza di albergo dell’hotel dove soggiornava a Londra, il 15 gennaio del 2018. La 46enne O’Riordan morì per annegamento nella vasca da bagno.

La morte di Sinead O'Connor non è sospetta ma cosa è successo
Sinead O’Connor mentre sorride (Foto Instagram – Inran.it)

Questa cosa aveva fatto pensare ad un evento volontario. A distanza di alcuni mesi dal suo decesso però venne confermato come si fosse trattato solamente di un tragico incidente, legato ad una assunzione di alcolici in eccesso da parte della cantante. Ed ora, allo stesso modo di quanto capitato alla amatissima Dolores O’Riordan, anche nel caso della morte di Sinead O’Connor in più di uno ha pensato che possa esserci un suicidio a monte di quanto di drammatico accaduto.

Morte di Sinead O’Connor, cosa aveva la cantante e come è successo

La morte di Sinead O'Connor non è sospetta ma cosa è successo
Sinead O’Connor con la chitarra (Foto Instagram – Inran.it)

La O’Connor ha vissuto una esistenza molto tormentata, tra abusi subiti da ragazzina, problemi di alcolismo e la morte del giovanissimo figlio Shane di 17 anni, accaduta a gennaio del 2022. Anche le sue idee l’hanno portata ad essere fraintesa e malvista agli occhi del grande pubblico. Celebre è l’episodio che la vide strappare in diretta mondiale una foto di Papa Giovanni Paolo II esclamando “Combattete il vero nemico”. Avvenne nel 1992 e lei fece questo per denunciare dei presunti casi di pedofilia avvenuti all’interno della chiesa cattolica negli Stati Uniti.

I manager di Sinead O’Connor, Kenneth e Carl Papenfus, hanno fatto sapere nel corso delle scorse ore che la loro assistita stava preparando un nuovo album – l’undicesimo della sua ottima carriera artistica – ed un tour in tutto il mondo. Inoltre la 56enne cantante originaria di Dublino stava preparando la stesura di un film che avrebbe dovuto narrare della sua vita. Nonostante il peso del suicidio del figlio Shane solamente un anno e mezzo fa, nulla lascia presagire a dei propositi suicidi da parte della O’Connor.

Il testamento in favore dei figli e contro le case discografiche

La morte di Sinead O'Connor non è sospetta ma cosa è successo
Sinead O’Connor da giovane (Foto Instagram – Inran.it)

La polizia di Londra che sta indagando sulla vicenda ha definito “non sospetta” la morte della cantante. La quale era stata trovata priva di vita all’interno della sua abitazione situata proprio nella capitale inglese, mercoledì 26 luglio 2023, di mattina. È stato comunque disposto un esame autoptico che dovrà fornire delle risposte su quello che è successo. E probabilmente le prime informazioni di rilievo arriveranno tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Quel che sappiamo è che lei aveva una salute cagionevole sia dal punto di vista fisico che psichico. Ma il suicidio, come detto, viene escluso.

E nel frattempo si parla della eredità della O’Connor. La quale sembra avesse un patrimonio di quattro milioni di sterline (al cambio poco meno di quattro milioni e 700mila euro, n.d.r.). Da quanto risulta tutti i suoi beni dovrebbero essere ripartiti fra i suoi tre figli, Jack (nato nel 1987), Roisin (1996) e Yeshua (2006). Tra l’altro pare che nel suo testamento, che sarebbe stilato già anni fa, la cantante avesse inserito un preciso avvertimento rivolto ai suoi figli nel caso di una di lei morte improvvisa.

Casi controversi recenti

Ovvero quello che tutti loro si assicurassero, con l’aiuto del commercialista di famiglia, che le case discografiche non pubblicassero i suoi dischi senza prima versare i dovuti soldi a tutti loro. Altri due casi sospetti sono quelli della morte recente del giornalista Andrea Purgatori e quella di una donna incinta a 31 anni, trovata senza vita al none mese di gravidanza e con il parto alle porte.

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