Il Paziente di Ginevra, il caso di “cura dall’Aids” che stupisce i medici

Che cosa rende tanto speciale il Paziente di Ginevra, con quanto riscontrato dai dottori che è oggetto di discussione dopo che è avvenuto un vero prodigio.

Il paziente di Ginevra, da giorni e giorni non si parla di altro nella comunità medica e scientifica. Questo individuo risulta essere del tutto guarito dall’Aids. Questa malattia esiste ancora e tra anni Ottanta e Novanta aveva fatto piombare il mondo in uno stato diffuso di panico. Trent’anni fa all’incirca la mortalità di questa malattia era molto più elevata di oggi. Eppure l’HIV – acronimo in lingua inglese dell’Aids – c’è ancora e risulta ancora essere mortale.

Il Paziente di Ginevra e perché è così eccezionale
Un nastro rosso simbolo della lotta all’Aids (Foto Canva – Inran.it)

Ma cinque persone, alle quali si aggiunte il Paziente di Ginevra, risultano essere in tutto e per tutto guariti. Inoltre quest’ultimo presenta delle particolarità ritenute eccezionali, come fatto sapere dal personale medic degli Hôpitaux Universitaires de Genève, in Svizzera, e dall’Institut Pasteur. Di questo singolare caso clinico si è parlato di recente alla Conferenza sull’Aids che si è svolta a Brisbane, in Australia.

Paziente di Ginevra, che cosa lo rende unico

Il Paziente di Ginevra e perché è così eccezionale
La scritta AIDS (Foto Canva – Inran.it)

Da quanto si apprende, il Paziente di Ginevra era malato di Aids, e da ben trent’anni. Da allora veniva sottoposto a cure a base di farmaci antiretrovirali. Tutti quanti i sei soggetti malati hanno dovuto procedere con un necessario trapianto di midollo osseo. Il paziente ginevrino in particolare aveva sviluppato una forma molto acuta di leucemia, da cui la impossibilità di evitare il trapianto. Ed a quanto pare sarebbe questo il fatto che ha fatto la differenza.

Gli altri pazienti erano rispettivamente di Berlino, Londra, Düsseldorf, New York e City of Hope, in California. Ad ognuno di loro erano state donate delle cellule staminali, ed allo svizzero era accaduto che le cellule del donatore rimpiazzassero totalmente le sue. Da questo momento in poi è stato possibile assistere ad un miglioramento graduale che ha portato alla sospensione di ogni terapia a fine 2021. Ed attualmente l’uomo sta molto bene. Non c’è stata alcuna ricaduta da parte dell’Aids.

Qualche dubbio importante resta

Il Paziente di Ginevra e perché è così eccezionale
Una operazione in corso (Foto Canva – Inran.it)

Tra l’altro l’aspetto più difficile di questa remissione della malattia sembra avere superato il suo momento più complicato. Per i medici le possibilità di recrudescenza della malattia sono più frequenti nei dodici mesi dopo la sua scomparsa. In questo caso sono trascorsi ormai quasi due anni e niente lascia presupporre che il virus dell’HIV possa fare una sua nuova ricomparsa. Gli esperti hanno notato anche la mancanza della mutazione CCR5 nelle cellule staminali del donatore del Paziente di Ginevra.

Tutti quanti noi potremmo essere persuasi dall’idea che il trapianto di midollo osseo potrebbe rappresentare la soluzione ed una cura definitiva per l’Aids. In realtà non bisogna dimenticare che questo tipo di intervento chirurgico non è affatto semplice e potrebbe comportare anche dei rischi. Inoltre non si ha la certezza che sia stato lo stesso trapianto ad eliminare le cellule infette. Potrebbero avere giocato un ruolo importante anche i farmaci immunosoppressori prescritti per impedire ogni possibilità di nuova manifestazione della malattia.

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