Mangiare patate in gravidanza potrebbe essere un rischio: lo studio

Un nuovo studio potrebbe cambiare le abitudini alimentari delle donne in gravidanza: mangiare patate potrebbe essere molto rischioso, perché.

Durante il periodo della gravidanza, ogni donna deve stare molto attenta al proprio stile di vita e all’alimentazione.

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Patate a pasta gialla tagliate su un tagliere di legno (foto da Canva) – Inran.it

Entrambi questi fattori possono pesantemente incidere sul benessere del bambino e sulla sua crescita. Per questo è di fondamentale importanza sapere cosa puoi o non puoi mangiare, tutti quegli alimenti che fanno bene e quelli che, al contrario, vanno assolutamente evitati. Un nuovo studio oggi, mette un po’ in crisi le abitudini alimentari delle donne in gravidanza. Sembra infatti che i risultati di una recente ricerca portino alla conclusione che le patate siano un rischio da non sottovalutare.

Mangiare patate in gravidanza: bisogna fare attenzione, il motivo

L’impatto delle patate sul rischio di diabete gestazionale è stato il fulcro di uno studio decennale condotto negli Stati Uniti.

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Donna in gravidanza davanti ad una bancarella di frutta e verdura (foto da Canva) – Inran.it

Secondo questa ricerca, un consumo elevato di patate è stato associato a un aumento del rischio di diabete gestazionale, un collegamento che non è stato osservato con altre verdure, legumi e cereali.

L’importanza di ridurre l’assunzione di patate durante la gravidanza è stata sottolineata da alcuni ricercatori. L’alto contenuto di amido nelle patate sembra influenzare i livelli di glucosio nel sangue,aumentando potenzialmente il rischio di diabete gestazionale. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul British Medical Journal.

Lo studio si è concentrato sull’analisi dei dati provenienti da oltre 15.000 donne sane, prive di precedenti episodi di diabete mellito gestazionale o di malattie croniche pre-gravidiche. Lo scopo principale del progetto era valutare l’influenza della dieta, compresi specifici alimenti, sull’insorgenza di effetti collaterali durante o dopo la gravidanza nel corso di un periodo di dieci anni, ed in particolare dal 1991 fino al 2001.

La ricerca si è concentrata, in modo particolare, sul ruolo delle patate, un alimento diffusamente consumato ma ricco di amido, che l’organismo converte in glucosio, innalzando così i livelli di zucchero nel sangue. Questo può portare a un aumento del rischio di diabete gestazionale, una condizione temporanea che colpisce oltre una donna su quindici durante la gravidanza e che, se non trattata, può causare problemi al neonato, come un peso alla nascita troppo elevato o livelli di zucchero nel sangue troppo bassi.

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Patate lesse con prezzemolo (foto da Canva) – Inran.it

L’analisi dei dati ha rivelato una correlazione tra il consumo di patate e il rischio di sviluppare questa patologia nel corso dei dieci anni di osservazione. Gli studiosi hanno notato che sostituendo le patate con altre verdure o ortaggi, è stato possibile ridurre il rischio di diabete gestazionale tra il 9% e il 12%.

È fondamentale anche il metodo di cottura. È ovvio che le patatine fritte, come i fritti in generale, non sono molto sane per la dieta, meglio patate lesse o al forno e preferibilmente non troppo condite, così da limitare le calorie.

Bisogna però fare una precisazione molto importante, infatti non bisogna eliminare del tutto le patate dalla propria dieta, ma semplicemente diminuirle. Si consiglia cautela anche con le barbabietole e le carote lesse, mentre ortaggi diversi, legumi e cereali integrali sono essenziali per una dieta equilibrata durante la gravidanza. Naturalmente, non decidere tutto da sola e chiedi sempre consiglio al tuo medico di fiducia in modo da avere delle indicazioni personalizzate in base alle tue esigenze.

Aurora De Santis

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