Un passo importante contro la cura contro le malattie neurodegenerative arriva da una ricerca che ha fornito dei risultati a dir poco sbalorditivi.
Cura contro le malattie neurodegenerative, un importante passo avanti in direzione della realizzazione di una cura futura è stato compiuto dall’Istituto Mario Negri, i cui ricercatori hanno collaborato con il personale sanitario dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e con gli accademici della Università dell’Insubria pubblicato. Ed i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista di settore iScience. E con i fondi messi a disposizione da vari enti come la Fondazione Telethon, il Ministero della Salute, la CJD Foundation e la Associazione Italiana Encefalopatie da Prioni (A.I.En.P.).
![Cura contro le malattie neurodegenerative trova una possibilità mai vista prima](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2023/08/Ricercatrice-laboratorio.jpg)
L’obiettivo di questo studio è proprio quello di riuscire a sviluppare una cura contro le malattie neurodegenerative. La chiave di tutto quanto osservato dai soggetti citati è da individuare in una specifica molecola la cui presenza è stata notata da alcuni modelli sperimentali osservati in vitro. Tale molecola si è dimostrata capace di fermare le infezioni che sono alla base di diverse malattie anche gravi come ad esempio il morbo della mucca pazza.
Cura contro le malattie neurodegenerative
![Cura contro le malattie neurodegenerative trova una possibilità mai vista prima](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2023/08/Vitro.jpg)
Il funzionamento di questa molecola fa in modo che la stessa, che appartiene alla classe delle cosiddette porfirine, riesca a rendere inoffensivi i prioni. Quest’ultimi sono delle proteine alterate che sorgono da altre proteine normali prodotte come di consueto dalle cellule. E si trovano alla base proprio dell’origine di diverse gravi malattie di tipo neurodegenerativo. I prioni sono dei veri e propri agenti patogeni che non possiedono materiale genetico. Sia nell’uomo che in varie specie animali queste proteine malevole aggrediscono il sistema nervoso centrale.
Un tratto caratteristico che sorge a livello fisico dopo l’attacco dei prioni è rappresentato dalla comparsa di tessuto nel cervello che ricorda una spugna. Da lì poi non si torna più indietro, e si va incontro ad una morte in tempi spesso brevi. Contro le malattie neurodegenerative non esiste alcuna cura, perché i prioni mutano velocemente rendendo inapplicabile ogni possibile terapia ad oggi esistente.
Resta un solo ma grande ostacolo
![Cura contro le malattie neurodegenerative trova una possibilità mai vista prima](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2023/08/Provetta-laoratorio.jpg)
Ma gli esperimenti qui messi in pratica hanno consentito la individuazione di una specifica molecola che stoppa la mutazione delle proteine in prioni ed anche la eliminazione di quelle malate preesistenti. E gli stessi autori della ricerca hanno parlato di risultato eccezionale e che apre a nuove possibilità di concepire dei farmaci efficaci. C’è però bisogno di procedere con altri studi, perché purtroppo gli studiosi hanno trovato un problema: e cioè che questa molecola, ad oggi, risulta essere inapplicabile in merito all’adattamento a farmaco.
Le sue proprietà infatti non lo rendono possibile. Magari esiste un altro tipo, o più tipi, di molecola più adatti in tal senso. Con il progredire della tecnologia anche l’osservazione scientifica e gli studi riusciranno a migliorare via via sempre di più. E non è detto che questo ostacolo non possa essere aggirato, per il bene di tutta l’umanità.