L’infermiera Lucy Letby confessa il motivo per cui ha ucciso 7 neonati di cui avrebbe dovuto prendersi cura in ospedale.
L’ospedale dovrebbe essere un luogo in cui le persone dovrebbero essere curate e non uccise deliberatamente.
Purtroppo però anche in un ambiente ospedaliero potrebbero nascondersi degli assassini, proprio come Lucy Letby. Ormai ex infermiera, la donna è stata accusata di aver ucciso almeno 7 neonati, nati prematuri, bambini di cui avrebbe dovuto prendersi cura insieme ai suoi colleghi e che, invece, a causa sua hanno trovato la morte e non cure amorevoli.
Lucy Letby: l’infermiera assassina confessa le sue colpe in un diario
Lucy Letby, 33 anni, è un’ex infermiera inglese che, durante la sua carriera, ha ucciso almeno 7 bambini.
Le indagini sul suo conto sono partite in quanto, dal 2015, le morti di alcuni neonati erano sembrate fin da subito sospette. La donna avrebbe iniettato ai neonati un mix di aria ed insulina al fine di farli stare male e ucciderli. Secondo alcuni esperti psicologi, la donna, che lavorava al Countess of Chester Hospital nel reparto maternità, è stata condannata all’ergastolo dopo un lungo processo.
Proprio lo scorso 21 agosto il giudice ha letto la sentenza in aula, ma l’infermiera non si è presentata. Secondo gli esperti, Letby soffrirebbe del disturbo di Munchausen. Si tratta di una malattia psichiatrica che spinge chi ne ha affetto ad inventarsi patologie e malattie al fine di attirare l’attenzione su di sé. Secondo gli inquirenti, questo disturbo potrebbe essere la causa delle azioni della donna.
Nel suo diario, Letby scriveva: “Non ci sono parole per quello che ho fatto, sono orribile. Mi è impossibile concentrarmi ed anche solo respirare. Non avrò mai una famiglia, dei figlio, non saprò mai cosa significa”. Ci sono anche stralci in cui chiede aiuto e in cui sostiene di essere malvagia. Sembra quindi che la donna fosse perfettamente in grado di comprendere la gravità dei suoi crimini e per questo il giudice l’ha condannata al carcere a vita.
I neonati sopravvissuti
Gli omicidi di cui è accusata l’ex infermiera sono stati commessi tra il 2015 ed il 2016 presso l’ospedale di Liverpool. In alcune occasioni, la Letby avrebbe tentato di uccidere i neonati per ben 4 volte prima di riuscirci, iniettando loro aria ed insulina. Alcuni bambini sono riusciti a sopravvivere, ma purtroppo le conseguenze delle sue azioni sono gravissime e i bambini avranno dei problemi di disabilità per tutta la vita.
Oltre ad iniettare l’insulina e l’aria nei bambini, Letby avrebbe anche iniettato loro latte nello stomaco e messo dei tubi in gola. L’infermiera poi, all’aggravarsi delle condizioni di salute dei bambini, cercava di curarli e di rianimarli. Addirittura, quando morivano, andava dai genitori per confortarli.
Il giudice e la giuria hanno condannato la donna al carcere a vita, ma, anche se giustizia è stata fatta, nulla potrà riportare indietro quei bambini, molti di loro, visto che erano nati prematuri, erano così piccoli da poter stare nel palmo di una mano.
Letby è stata condannata al carcere a vita, si tratta della pena più dura che prevede la legge inglese. Solo altre tre donne sono state condannate a scontare questa pena, una di loro è morta in carcere, mentre altre due stanno scontando i loro reati.
In aula anche i genitori dei bambini
Durante la lettura della sentenza, anche i genitori dei bambini erano in aula. Erano presenti i genitori dei bambini deceduti e di quelli sopravvissuti. Tutti hanno deposto la propria testimonianza prima della lettura della sentenza. Il fatto che la ex infermiera non fosse in aula, ha aggiunto altro dolore e sdegno nei confronti della donna, definita da molti un mostro ed una codarda.
Le indagini non sono finite anche se l’infermiera Lucy Letby è ormai condannata
Il lavoro degli inquirenti non è terminato con la condanna della donna, Infatti, Keir Starmer, leader dell’opposizione, ha proposto l’apertura di un’ulteriore inchiesta per capire come abbia fatto l’infermiera ad agire indisturbata. Sembra infatti che in ospedale ci fossero state denunce nei confronti della donna da parte di medici e pediatri, campanelli d’allarme che però sono stati ignorati. Fa ancora più male pensare che quelle morti potevano essere evitate.
Le Forze dell’Ordine indagano su altri 30 casi di bambini (fortunatamente tutti salvi) che però hanno avuto dei problemi ai tempi del ricovero in ospedale, quando Lucy era ancora in servizio. Di qualche settimana fa, invece, la notizia una dottoressa ha scelto di uccidere la sua bambina di 4 mesi, per poi togliersi la vita.
Aurora De Santis
