I bambini possono fare il bagno dopo aver mangiato: la risposta controtendente

Una domanda che assilla i genitori da decenni: i bambini possono fare il bagno appena dopo mangiato? Cosa dicono gli esperti.

Bambini nuotano in piscina (Canva) – Inran.it

È una domanda che ogni tanto torna in mente, sollevando diversi dubbi. Questa emerge soprattutto nel periodo estivo, quando si è soliti andare al mare, ma anche durante l’anno, se abbiamo bambini iscritti in piscina. Si può fare il bagno dopo mangiato oppure fa male? È necessario attendere qualche ora prima di immergersi in acqua? Diciamo la verità, siamo tutti quanti cresciuti con questa paura.

Le nostre mamme e le nostre nonne, sin da quando eravamo piccoli, ci dicevano di stare attenti a immergersi in acqua subito dopo il pasto, questo per evitare una brutta congestione, che in certi casi sarebbe potuta anche essere letale. Mia madre, ad esempio, diceva che potevo immergermi subito dopo il pasto, ma solo per 5 minuti, perché poi sarebbe iniziato il processo di digestione, e così sarebbe stata la fine. Ma cosa dicono gli esperti di questa credenza?

Fare il bagno dopo mangiato, cosa bisogna sapere per non incorrere in problemi di salute

Bambini giocano al mare (Canva) – Inran.it

A quanto pare, siamo cresciuti con il terrore, in modo infondato. Secondo gli esperti, infatti, si può tranquillamente fare il bagno dopo aver mangiato, e senza aspettare le tre ore necessarie per la completa digestione. Assurdo, vero? Ebbene, come riferisce la International Life Saving Federation, l’organizzazione mondiale per la sicurezza in acqua, non ci sarebbe alcun pericolo.

Esistono, infatti, pochissime correlazioni tra la digestione e il rischio di annegamento. Dunque, abbiamo creduto a questa falsità per decenni, ma allora, da cosa deriva questa credenza? Il rischio che si paventa da sempre è quello legato alla congestione. Tuttavia, la congestione, ossia il blocco digestivo, in realtà ha poco a che fare con l’acqua, ma è determinata dal brusco sbalzo termico, che causa un minore afflusso di sangue allo stomaco durante la digestione.

Bisogna fare attenzione al fenomeno di idrocuzione: sia grandi che piccoli

La congestione si può verificare anche in assenza di acqua, perché il sangue viene richiamato nella ree periferiche del corpo, per mantenere la temperatura corretta, rallentando il processo di digestione. La stessa, infatti, si può verificare anche quando si passa da un ambiente caldissimo a una sala con l’aria condizionata, oppure ingerendo cibi o bevande ghiacciate, specie quando si è accaldati.

Quindi si può fare il bagno subito dopo aver consumato un pasto? Esattamente, senza rispettare la digestione del pasto, digestione che, tra l’altro varia nelle tempistiche in base al tipo di cibo che si è consumato. Ad esempio, un succo di frutta, per essere digerito, impiega circa 10 minuti, la verdura circa 40 minuti, il pesce, i formaggi e la pasta, circa un’ora. Una fetta di carne anche 3 o 4 ore, così come i formaggi stagionati. A differenza di quanto si possa pensare, a rischiare maggiormente malori in acqua non sono i bambini, ma le persone adulte.

Questo per via di un fenomeno chiamato idrocuzione, ossia l’immersione improvvisa in acqua fredda. Lo sbalzo termico provoca la sincope, riducendo la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, facendo perdere coscienza. È molto rischiosa, perché il pericolo è quello di annegare mentre si è svenuti. Per prevenirla occorre evitare tuffi improvvisi ed entrare in acqua lasciando il tempo al corpo di abituarsi alla temperatura. Inoltre, meglio evitare di fare il bagno quando sono stati assunti alcolici.

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