L’Ue dice stop ai glitter: il perché dietro la decisione drastica

È guerra a molti cosmetici, la UE conferma lo stop al commercio di glitter, uno degli oggetti più usati nella moda. Per quale motivo?

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Scatoline contenenti glitter colorati (Canva) – Inran.it

Per far fronte all’inquinamento ambientale e combattere il problema, gravissimo, delle microplastiche, che ormai hanno invaso il pianeta, sia su terra che nei mari, la UE adotta una nuova serie di misure per la tutela dell’ambiente e anche per la nostra salute. Tra le nuove normative c’è anche il blocco al commercio dei glitter, classificati come sostanze tossiche, ossia composti da microplastiche. Tra questi, troviamo anche scrub, fondotinta e rossetti.

Stretta sulle microplastiche, a seguito degli ultimi report, per la riduzione di plastica de 30% entro il 2030, iniziando dai prodotti cosmetici. Glitter al bando perché composti da microplastiche, microplastiche che si liberano una volta applicati, diffondendo particelle di polimeri inferiori ai cinque millimetri. A seguire, saranno banditi molti altri cosmetici, giocattoli, attrezzi sportivi, detergenti, fertilizzanti e anche medicinali.

Il nuovo regolamento UE per lo stop ai glitter e a tutti i prodotti contenenti microplastiche

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Ragazza gioca con i glitter (Canva) – Inran.it

Bruxelles approva il nuovo regolamento, definito Regolamento REACH, per impedire il rilascio nell’ambiente di milioni di tonnellate di microplastiche. Quando partirà il divieto? Nell’immediato, a partire dalle prossime settimane, perciò a breve, sugli scaffali dei negozi non troveremo più scrub,  rossetti, e fondotinta contenenti glitter. Il divieto, inoltre, riguarda anche quesi prodotti cosmetici che non prevedono risciacquo, quindi eyeliner, ombretti, deodoranti o lozioni per il corpo e per le unghie.

Insomma, è guerra aperta alle microplastiche, e ciò è una buona notizia, anche se ormai abbiamo liberato nell’ambiente miliardi e miliardi di microplastiche, tanto che sarà impossibile recuperarle tutto, come affermano gli esperti. Ormai il danno è stato fatto. Le microplastiche sono una piaga che affligge il pianeta di oggi, queste sono classificate in due gruppi: primarie e secondarie.

Microplastiche primarie e secondarie: gli effetti sul pianeta

Le microplastiche primarie sono quelle direttamente rilasciate sotto forma di minuscole particelle. Sono quelle rilasciate a seguito del lavaggio dei capi sintetici, dall’abrasione degli pneumatici dei veicoli, oppure quelle aggiunte nei prodotti cosmetici, come appunto i glitter o gli scrub. Le microplastche secondarie, invece, sono quei detriti prodotti dalla degradazione degli oggetti in plastica, come biglietti, buste, giocattoli, reti da pesca e molto altro ancora.

Gli effetti che questi detriti inquinanti hanno sul mondo sono devastanti, perché non solo si accumulano nell’ambiente, ma sono ingeriti dagli animali, e di conseguenza li ingeriamo anche noi, quando mangiamo prodotti di origine animale, ma anche quelli vegetali, visto che le pastiche sono anche nel terreno. Non a caso, alcuni studi hanno messo in evidenza la presenza di microplastiche nelle nostre feci. Sono tutte sostanze cancerogene che ingeriamo e assorbiamo, e che provano seri danni. Le abbiamo direttamente nel sangue, come dimostra un recente test.

È stato provato, ad esempio, che queste contribuiscono all’insorgere di alcune patologie, come Parkinson, Alzheimer, Sclerosi Laterale Amiotrofica. Le micro e nano plastiche si accumulano negli organi, intaccando anche il sistema nervoso centrale. Tra l’altro, la loro presenta è stata rinvenuta anche nel miele, nella birra o nell’acqua di rubinetto e in tanti alimenti. La strategia contro le plastiche si fa più serrata, l’Europa è in primo piano nella lotta alla plastica.

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