Orchidea, come innaffiarla e quale tecnica scegliere

Avete un’orchidea in casa ma avete paura di fare danni con le innaffiature sbagliate? Date un’occhiata a questi consigli utili per riuscire con successo utilizzando questa tecnica.

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Fioritura orchidea-Adobe Stock-Inran.it

Il passaggio alla stagione fredda non è semplice per gli esseri umani, figuriamoci se questo non vale anche per le piante. In particolare modo, a risentirne sono quelle particolarmente delicate come l’orchidea. Proprio in questo periodo, la pianta entra in automatico in uno stato vegetativo, ma non per questo non va annaffiata. Al contrario bisogna fare particolare attenzione e mettere in atto alcuni accorgimenti che possono fare la differenza.

Questa fase per la pianta è fondamentale perché le consente di recuperare le forze necessarie per la fioritura che avviene in primavera. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire più nel dettaglio come procedere per prendersi cura al meglio dell’orchidea. A cosa bisogna fare caso per annaffiare al meglio la pianta. Tutto quello che c’è|è da sapere per non fare danni e mettere a rischio la salute dell’orchidea.

Innaffiatura orchidea: come procedere per non fare danni

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Orchidee gialle-Adobe Stock-Inran.it

La prima cosa da fare è sicuramente fare caso a come sta il substrato. Fare caso allo stato delle radici, infatti, consente di capire se c’è bisogno effettivo di acqua. Quando la pianta è in riposo vegetativo, bisogna effettuare delle innaffiature regolari ma non troppo riavvicinate tra loro. Procedere con l’aggiunta di acqua soltanto nel caso in cui le radici siano asciutte. Più un generale, tenete presente che, con temperature sotto i 10 gradi, la pianta deve essere innaffiare una o due volte a settimana. In quanto allo’ acqua, deve essere a temperatura ambiente, e intendo in questo modo di dare vita ad un eventuale shock termico.

Quale acqua utilizzare per non danneggiare la pianta?

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Orchidea colorata-Adobe Stock-Inran.it

Optate per l’ acqua denaturata o che non abbia troppo calcare. Per non sbagliare, potete anche riempire una bacinella a 3/4 e, poi, immergere la pianta dentro. Lasciarla in ammollo per circa 15 minuti. Potete optare anche per il metodo comune, ovvero l’innaffiatura dall’alto. Quando lo fate, però, fate attenzione a non colpire le foglie.

Mettendo in pratica tutte queste accortezze, non sarà difficile riuscire a far risplendere la vostra pianta. Come per tutte le cose, serve una buona dose di pazienza e conoscere per bene le caratteristiche della vostra pianta, in modo da poter adottare i giusti accorgimenti che, come potete notare, sono fondamentali per farla crescere al meglio.

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