Gengive ritirate: possono ricrescere? Come fare per sistemare la situazione

Vediamo cosa succede in caso di gengive ritirate e quali sono le possibili soluzioni che possono risolvere il problema.

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Gengive ritirate: tutto quello che c’è da sapere – Inran,it

Il termine “gengive ritirate” si riferisce al processo scientificamente noto come recessione gengivale, in cui le gengive si spostano verso la radice del dente, dando l’illusione di un dente più lungo, anche se in realtà si tratta solo della sua esposizione. La recessione delle gengive può portare ad una lunga serie di problemi e per questo è importante prendere provvedimenti. Quindi, cosa bisogna fare per risolvere il problema? Scopriamolo insieme.

Gengive ritirate: tutta la prassi per risolvere la questione

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Gengive sane – Inran.it

Questo fenomeno può portare a diversi problemi, tra cui la formazione di carie, l’usura del colletto dentale, l’aumento della sensibilità, problemi estetici legati all’apparenza di denti più lunghi e più gialli, l’aumento dello spazio tra i denti e un maggiore accumulo di placca e tartaro, che può portare alla parodontite, una malattia dei tessuti di supporto del dente.

La recessione gengivale è spesso associata all’avanzare dell’età, ma può colpire prematuramente individui di qualsiasi età. I denti più frequentemente coinvolti sono i canini e i premolari. Diverse sono le cause di questo fenomeno, tra cui un’igiene orale inadeguata, il fumo, il bruxismo (digrignamento dei denti), la presenza di placca e tartaro sopra e sotto le gengive, denti storti, una predisposizione genetica, fattori ormonali e farmacologici, carenze di vitamina C (scorbuto), piercing al labbro o alla lingua, disturbi alimentari e l’eccessivo consumo di cibi acidi.

I sintomi della recessione gengivale includono aumento della sensibilità, problemi estetici, formazione di carie e alitosi. Negli stadi avanzati, può portare allo spostamento e persino alla perdita dei denti.

Per prevenire la recessione gengivale, sono consigliate pratiche come una corretta igiene orale, smettere di fumare, visite regolari dal dentista per controlli e igiene professionale, la gestione del bruxismo e l’uso di un apparecchio ortodontico, se necessario.

Nel caso in cui le gengive ritirate siano in una fase iniziale, la correzione delle abitudini errate e la laser terapia possono essere soluzioni efficaci. Però nelle fasi più avanzate, potrebbe essere necessaria la chirurgia per recessioni gengivali, che comporta il prelievo di gengiva dal palato e il suo posizionamento nella zona interessata. È fondamentale eliminare le cause scatenanti per evitare recidive.

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