Camminare: se lo fai ogni giorno il corpo cambia

Ecco un elenco dei principali benefici e del perché camminare quotidianamente permette notevoli vantaggi, sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale

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donne camminano lungo un sentiero (Inran.it)

Non potremo forse paragonarla ad una sessione di allenamento finalizzata al raggiungimento di una perfetta forma fisica, ma una camminata svolta quotidianamente consente di ottenere dei benefici forse ancor più importanti. Parliamo infatti dell’impatto che camminare, in maniera regolare, ha sulla nostra mente. Una semplice passeggiata, infatti, genera un incredibile giovamento sulla totalità del nostro organismo. Andiamo però con ordine, partendo dal “come e perché” un’ attività fisica a bassa intensità, come passeggiare, renda qualitativamente migliore il nostro fisico.

Come sottolineato da molti esperti del settore, camminare ogni giorno riduce il rischio di malattie cardiache, abbassando la pressione sanguigna così come il colesterolo ed inoltre potenzia e rafforza il sistema cardiaco. Difatti è ormai un fatto certo e dimostrato che il miglioramento della forma fisica migliora è direttamente proporzionale al miglioramento delle prestazioni cardiache. Più nello specifico una passeggiata o camminata, ancor meglio se eseguita a intensità media, consente, oltre ad una perdita di peso, di migliorare il sistema immunitario per la protezione delle articolazioni. Inoltre, come sottolineato da ricercatori e studiosi, l’esercizio fisico moderato e ripetuto almeno per tre/cinque ore alla settimana può essere un valido alleato per contrastare lo sviluppo di vari tipologie di cancro.

I benefici per la salute della mente

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Camminare su una scalinata (Inran.it)

Forse una delle frasi più celebri e inflazionate è “camminare ogni giorno è allora anche un investimento per il futuro“. C’è da dire che effettivamente è così. Camminare non solo è di aiuto, per via dell’aumento della frequenza cardiaca, in aggiunta riduce infatti i livelli di stress e dimezza le probabilità di sviluppare l’ictus, e i disturbi cardiaci. Non è poi da sottovalutare il ruolo che “il camminare” gioca in relazione al nostro umore. L’attività fisica in generale fa sì che il cervello rilasci endorfine. Possiamo inoltre procedere ed agire per obiettivi, dove una volta raggiunto il primo possiamo scalare verso i successivi, riuscendo a fortificare anche la nostra autostima.

Arriviamo ora a quella che è potenzialmente la conseguenza più sorprendente dell’effettuare una camminata o passeggiata giornaliera. Facendo ciò, infatti, manteniamo attive e allenate anche tutte quelle funzioni o parte del cervello che mantengono a buoni livelli l’attenzione e la memoria. Uno dei mali di questo secolo, per quanto riguarda la salute mentale e l’organismo, rientra in quelle che definiamo malattie degenerative che hanno come conseguenza la perdita di una piena efficienza mentale.

Ed ecco, sembrerebbe oramai acclarato anche alla luce di recenti e nuovi studi, che l’attività fisica frequente combacia con l’abbassamento di probabilità di sviluppare malattie mentali e neurologiche. In conclusione, l’esercizio fisico eseguito con intenzione ricreativa si è dimostrato particolarmente utile a prevenire, almeno con buona probabilità, lo sviluppo del morbo di Alzheimer. Una soluzione questa che, in attesa dei progressi scientifici, potrebbe dimostrarsi un gran rimedio contro le malattie neurologiche.

A cura di Jacopo Ioannilli

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