Tumore alla tiroide, casi in aumento tra i giovani: quali sono i sintomi

Tra i giovani sono in aumento i casi di tumore alla tiroide, quali sono le cause, i sintomi e come è possibile fare prevenzione.

Quando si manifestano dei noduli alla tiroide il più delle volte questi sono di natura benigna, è però possibile che alcuni di loro si trasformino in tumore. Negli ultimi anni in Italia i casi sono aumentati, soprattutto per quanto riguarda le giovani donne di età compresa tra i 15 e i 19 anni.

Donna fa un autoesame della tiroide
Donna fa un autoesame della tiroide, casi di tumore in aumento (Inran.it)

Diversi possono essere i segnali che possono far allarmare, con la dovuta attenzione sarà molto più semplice individuare la problematica e correre subito ai ripari. Dunque, è bene precisare che la tiroide si trova al centro del collo e il più delle volte basta osservare la ghiandola per notare subito se c’è qualcosa che non va. Uno dei sintomi più comuni è il rigonfiamento, basterà toccare con le mani la parte inferiore del collo per riconoscere il nodulo con facilità.

Anche il cambiamento della voce può rappresentare un campanello d’allarme, se improvvisamente è diversa dal solito o è rauca è meglio rivolgersi al medico. Tieni sotto controllo anche altri problemi come mal di gola, difficoltà respiratoria o di deglutizione. Ad oggi sono circa 12mila le diagnosi di tumore alla tiroide che ogni anno vengono fatte in Italia, queste colpiscono perlopiù le donne e i giovani sotto i vent’anni.

Tumore alla tiroide in aumento, quali potrebbero essere le cause

Il prof. Claudio Spinelli, Ordinario di Chirurgia Pediatrica e Infantile all’Università di Pisa, in un’intervista concessa al Corriere ha fatto sapere che le ragioni sono diverse e non tutte sono state scoperte. A detta sua a causare gli aumenti potrebbero essere state le sostanze rilasciate dai vulcani, le microplastiche e l’inquinamento industriale.

Donna si fa controllare la tiroide
Donna si fa controllare la tiroide, tumori in aumento tra i giovani (Inran.it)

Il prof. Paolo Miccoli, ordinario di Chirurgia generale all’Università di Pisa, ha invece fatto sapere che tali elementi svolgono un’azione un’azione simil-estrogenica che è simile agli ormoni. I recettori delle ghiandole subiscono degli attacchi e ne stimolano la proliferazione. Le ragazzine sono maggiormente colpite da questa tipologia di tumore perché il loro organismo risulta essere più sensibile alla sollecitazione ormonale.

Fortunatamente nella maggior parte dei casi la natura dei noduli alla tiroide è benigna e non comporta quindi gravi conseguenze, a quanto pare solo il 5% si trasformano in tumore. Di fronte ai sintomi il consiglio è quello di sottoporsi ad un esame con l’agoaspirato tramite il quale alcune cellule del nodulo vengono aspirate ed analizzate al microscopio.

Tumore alla tiroide, fare prevenzione è importantissimo

Come per moltissime altre patologie è fondamentale fare prevenzione, per evitare di correre inutili rischi però è meglio evitare radiografie e tac quando non è necessario. Infatti, se la situazione non lo richiede è meglio evitare le radiazioni nella zona del torace e del collo. Per i soggetti che si sottopongono alla radioterapia è importante sapere che trascorsi cinque anni dalla fine delle terapie è necessario effettuare ogni anno dei controlli alla tiroide, così facendo sarà più difficile che il tumore si sviluppi in modo silenzioso.

Oltre alla radioterapia il tumore alla tiroide può essere trattato con altre terapie, tra queste la chemio, terapia radiometabolica a base di iodio radioattivo, una terapia sostitutiva e nei casi più rari anche la chirurgia con l’asportazione della tiroide.

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