Ictus e infarti, da oggi con un’analisi del sangue puoi sapere se sei un soggetto a rischio

Analisi del sangue per poter sapere se si è a rischio di infarti e ictus, ecco quello che ci dicono gli esperti oggi.

Per monitorare correttamente la nostra salute è opportuno fare regolarmente le analisi del sangue. Attraverso questo esame è possibile avere una serie di valori molto importanti e determinare una terapia in caso di alterazioni. Gli esperti ci suggeriscono che tra poco ci sarà un esame del sangue adatto a capire il rischio di infarti e ictus, oltre al semplice esame del colesterolo.

Provette per analisi del sangue
Provette per analisi del sangue (Inran.it)

La scienza è sempre al lavoro per scoprire tecniche e per approfondire studi esistenti. Questa volta ci concentriamo su questo argomento che dovrebbe interessare tutti. Infatti, il rischio di malattie cardiache o cerebrali aumenta con l’avanzare dell’età. Inoltre, una persona può avere diversi patologie coesistenti. Insomma, la salute viene sempre al primo posto e cerchiamo di capire come si può prevenire e controllare meglio il nostro stato.

Esame del sangue per valutare rischio infarti e ictus

Sicuramente fino a questo momento un indicatore preso in considerazione dai medici per il rischio infarto o ictus è sempre stato il colesterolo. Il colesterolo è un grasso presente nelle nostre arterie che da una parte fa molto bene, ma dall’altra potrebbe ostruirle e provocare delle conseguenze molto gravi. In particolare, è il colesterolo cosiddetto “cattivo”, LDL, a cui fare attenzione.

La rivista European Heart Journal ha pubblicato la ricerca della Chalmers University of Technology in Svezia e dall’Università di Harvard negli USA con cui si afferma che ci sono due marcatori molto importanti per valutare il rischio di malattie cardiache. Si tratta di apoB e la Lipoproteina.

Esperto dell'analisi del sangue
Esperto dell’analisi del sangue (Inran.it)

Perché sono importanti? Le lipoproteine sono particelle specializzate che trasportano il colesterolo nel nostro sangue. Si dividono in quattro classi e tre di queste presentano sulla loro superficie una proteina speciale chiamata apolipoproteina B (apoB). Se questa è in eccesso si formano le placche sulle pareti delle arterie, condizione molto pericolosa.

Cosa aggiunge lo studio

In precedenza non era chiaro se due pazienti con lo stesso livello totale di “colesterolo cattivo”, ma che differivano nelle caratteristiche del loro trasportatore, avessero lo stesso rischio di malattie cardiache. Quindi, l’obiettivo di questo studio è stato determinare l’importanza di questi diversi parametri. La misurazione dell’apoB si è rivelata essere molto accurata e precisa sul rischio di patologie cardiache, osservando un gruppo di persone e l’andamento della loro salute per tanti anni.

In alcuni casi, il solo valore del colesterolo potrebbe dare un quadro sottostimato della condizione di salute ed ecco perché è importante affidarsi a dati più accurati, come questi. La lipoproteina è un altro tassello fondamentale. Questa dovrebbe essere analizzata, secondo gli esperti, almeno una volta nella vita. Chi è soggetto a patologie cardiache avrà un valore molto alto di questo marcatore.

Provetta di sangue
Provetta di sangue (Inran.it)

Quindi, in un prossimo futuro l’esame del colesterolo potrebbe essere sostituito con il più accurato sull’apoB, oppure essere presenti entrambi quando il medico richiede degli accertamenti. L’importante è tenersi sempre informati sulle nuove ricerche e fare controlli regolari per riuscire ad avere in tempo i campanelli d’allarme e agire immediatamente, prima che sia troppo tardi.

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