Il dilemma dei dilemmi: meglio il riso o la pasta? Vieni qui che ti do io la risposta

Per la nostra salute, meglio consumare riso o pasta? Un dilemma non scontato e che la scienza cerca di sciogliere: la risposta inaspettata.

È meglio consumare abitualmente riso o pasta per stare bene e in salute? La domanda sembra banale e la risposta scontata. In realtà, dipende tutto dalle nostre abitudini alimentari, tra l’altro, ricerche scientifiche recenti hanno dato risultati davvero sorprendenti. Il pensiero comune è quello che il riso sia più leggero e salutare rispetto alla pasta, ma è davvero così?

Scelta tra manciata di riso bianco e pasta corta
Scelta tra manciata di riso bianco e pasta corta (Inran.it)

Riso e pasta sono due fonti di carboidrati, le fonti di carboidrati più consumate nel mondo, ma si tratta di due cibi molto diversi tra loro e che influenzano il metabolismo ognuno a modo proprio, controllando glicemia e salute cardiovascolare. Non bisogna guardare solo il contenuto calorico, ma ci sono tanti altri fattori da tener presenti durante una dieta. Dunque, la risposta al dilemma non è affatto scontata. Cosa sapere?

Consumare riso o pasta? Due alimenti simili ma differenti, quale dei due fa meglio alla salute

Un pasto deve apportare al nostro organismo tutti i nutrienti necessari per poter vivere bene, per avere energia e per prevenire disturbi e malattie. Nel caso dei carboidrati, un alimento valido deve anche offrire al corpo fibre, proteine, micronutrienti e contenere basso indice glicemico, ma è importante anche la qualità stessa dei carboidrati, visto che si tratta di macronutrienti che non devono mai essere demonizzati, come si è soliti fare, poiché sono essenziali per le funzioni dell’organismo.

Se i carboidrati sono essenziali per la quotidianità, ma devono essere assorbiti nelle giuste quantità, l’indice glicemico misura la velocità con cui un alimento aumenta i livelli di glucosio nel sangue. Non tutti sanno che la pasta cotta al dente comporta un indice glicemico inferiore rispetto al riso bianco, dunque rilascia zuccheri in maniera più lenta e costante.

Fettuccine sugo e basilico
Fettuccine sugo e basilico (Inran.it)

Il riso bianco, invece, presenta un indice glicemico elevato e provoca picchi di glicemia. Per questo motivo si consiglia sempre di consumare riso integrale o il basmati, dall’indice glicemico inferiore. Sopratutto per chi soffre di diabete è fondamentale fare la scelta giusta, ma anche per i soggetti sani tali alimenti a basso indice glicemico aiutano a ridurre il rischio di insulino resistenza.

Indice glicemico, carboidrati e micronutrienti: differenze tra riso e pasta

La pasta, se consumata nelle giuste porzioni, non comporta controindicazioni, dunque non incide sull’aumento di peso e si digerisce correttamente. Ovviamente non bisogna esagerare con i condimenti ed è sempre meglio scegliere pasta integrale o di legumi. Comunque sia, inserita in un contesto alimentare sano e variegato, la pasta è un cibo essenziale per le nostre energie ed è molto saziante.

Riso bianco e pasta corta
Riso bianco e pasta corta (Inran.it)

Il riso, a differenza della pasta, non comporta una grande sazietà, e poco dopo il pasto la fame riemerge. Eppure, il riso ha una densità energetica più elevata e si digerisce meglio. Per ridurre i rischi di tumore al colon e i livelli elevati di colesterolo, il consiglio è quello di consumare sempre pasta o riso in versione integrale. Le versioni integrali, tra l’altro, sono fonte di minerali, come selenio, manganese e vitamine B, anche se sono meno ricche di proteine.

Ricapitolando, la pasta si può consumare regolarmente ma nelle giuste quantità, preferibilmente integrale e cotta al dente, mentre il riso contiene più micronutrienti e si digerisce meglio, inoltre è privo di glutine, e ciò lo rende più adatto ai soggetti celiaci. La scelta tra i due dipende dal proprio regime alimentare, dunque, secondo la scienza, non c’è un cibo che prevale sull’altro.

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