È allerta in Italia, specialmente nelle Regioni del nord, per via della diffusione di una pianta invasiva e molto pericolosa: tanto bella quanto tossica.
L’allarme è stato lanciato in Lombardia, e poi le altre Regione del nord si sono accodate, ma i rischi si possono correre anche nel resto dell’Italia. Questa volta, l’attenzione delle autorità è rivolta a una pianta bellissima ma invasiva, decisamente velenosa. Basta un semplice contatto e si rischia molto: lesioni, ustioni sulla pelle, persino cecità, se si toccano gli occhi.

Si tratta della Heracleum mantegazzianum, conosciuta anche con il nome di panace di Mantegazza, una pianta del Caucaso, che cresce lungo gli argini dei fiumi e nelle pianure incolte, scoperta e classificata alla fine dell’Ottocento dall’antropologo italiano Paolo Mantegazza. Inizialmente, la panace veniva impiegata come pianta ornamentale, per via dei suoi bellissimi fiori bianchi, sgargianti e luminosi.
Allarme per la panace di Mantegazza, la pianta velenosa che causa gravi problemi di salute
Essendo invasiva, la pianta cresce facilmente e si moltiplica ovunque, anche nei territori lontani dal proprio habitat. È molto pericolosa, per via della tossicità della sua linfa, la quale, a contatto con la cute, può provocare arrossamenti e ustioni. A contatto con gli occhi si rischia la vista. Ma non solo, perché la Mantegazza rappresenta un rischio anche per la nostra biodiversità.
Consuma terreno, estendendosi velocemente, per questo motivo si tratta di una specie indesiderata ma sempre più presente in Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. Numerose le segnalazioni in varie città del nord, come Udine, Cremona, Brescia, Bergamo, ma anche in Sardegna, nella provincia di Sassari, dove la pianta ha già “colpito” molte persone.

Le dimensioni di Heracleum sono ampie, può raggiungere i tre o quattro metri di altezza, le foglie sono grandi e di colore verde acceso con sfumature gialle, mentre i frutti sono lunghi circa un centimetro. I fiori bianchi e verdi crescono in infiorescenze ombrelliformi. Foglie, fusti, tronco, fiori presentano una linfa velenosa che provoca gravi infiammazioni, per via della presenza di furocumarine, sostanze organiche tossiche.
Diffusione della panace di Mantegazza: un pericolo per l’Europa intera
L’allarme è scattato non solo in Italia ma in gran parte dell’Europa, con Regno Unito, Germania, Belgio, Svizzera e i Paesi scandinavi alle prese con la sua rimozione. Occorre fare attenzione a non toccarla, e se proprio la si deve rimuovere, bisogna sempre utilizzare guanti, occhiali e tutte le protezioni necessarie. In certi casi di contatto, almeno nei più gravi, è necessario il ricovero in ospedale.

In generale, il contatto con la pianta provoca bolle e infiammazioni, se poi ci si toccano gli occhi, il rischio è quello di restare ciechi temporaneamente o, in casi rari, permanente. Tra l’altro, il suo veleno contagia anche i vestiti, dunque, anche ore dopo rispetto al contatto bisogna fare attenzione e lavare per bene tutti i tessuti con acqua e sapone, evitando l’esposizione al sole per un paio di giorni, visto che le tossine sono alimentate dai raggi UV.