Il senso che ci accorgiamo di avere solo quando lo perdiamo: cos’è l’anosmia e come si vive

A volte diamo le cose per scontate, ma è importante avere la consapevolezza che non tutto quello che abbiamo può restare con noi per sempre.

Viviamo senza avere la piena consapevolezza di noi stessi e diamo tante cose per scontate, finché un giorno tutto scompare. Non senti più il caffè appena fatto, il profumo del tuo piatto preferito.

donna che annusa dei fiori
Il senso che ci accorgiamo di avere solo quando lo perdiamo: cos’è l’anosmia e come si vive – Inran.it

L’olfatto è uno di quei sensi che diamo per scontato, ma quando viene a mancare, lascia un vuoto reale. Alcune persone lo perdono a causa di un’infezione, un trauma o una malattia neurodegenerativa.

Altre non l’hanno mai avuto: nascono con un’anomalia che impedisce di percepire qualunque odore. Eppure questo senso, invisibile e silenzioso, regola la nostra sicurezza, le emozioni, i ricordi e persino la socialità.

L’olfatto è importante e il Covid ce l’ha insegnato

Negli ultimi anni, molti hanno scoperto per la prima volta cosa vuol dire non sentire più niente. Il Covid ha lasciato dietro di sé una lunga scia di persone con olfatto ridotto o completamente assente.

ragazza che non sente il profumo
L’olfatto è importante e il Covid ce l’ha insegnato – Inran.it

Questa condizione, chiamata anosmia (quando l’olfatto sparisce del tutto) o iposmia (quando si attenua), può essere causata da tanti fattori: infezioni respiratorie, malattie croniche del naso, l’uso di alcuni farmaci, ma anche incidenti banali. Basta una caduta per compromettere le aree del cervello coinvolte nella percezione degli odori.

Quando si nasce senza olfatto

Alcune persone scoprono solo da adolescenti di non aver mai avuto l’olfatto. Succede nei casi di anosmie congenite: il cervello non sviluppa le strutture necessarie, come i bulbi olfattivi, e chi ne è affetto cresce senza sapere cosa voglia dire annusare. In altri casi l’anosmia si manifesta con malattie genetiche complesse. Spesso, però, il problema resta in ombra: da piccoli, è difficile accorgersi di non sentire gli odori.

Com’è vivere senza olfatto?

Chi perde l’olfatto va incontro a numerose difficoltà pratiche: non riesce ad accorgersi se il gas è aperto, se il cibo è avariato, se qualcosa brucia in cucina.

Il gusto cambia drasticamente, perché buona parte del sapore dipende proprio dagli odori. Il cibo sembra insipido, si mangia meno e peggio, con possibili conseguenze nutrizionali. Anche la sfera emotiva risente della mancanza: gli odori riattivano ricordi e sensazioni, e senza questo stimolo si può andare incontro a isolamento, ansia, depressione.

Cosa si può fare: dalle terapie alla “riabilitazione olfattiva”

Se la causa è un’infezione virale recente, si può tentare un trattamento farmacologico nei primi giorni. Ma una delle soluzioni più promettenti è la riabilitazione olfattiva.

ragazza che annusa dei fiorellini in un prato
Cosa si può fare: dalle terapie alla “riabilitazione olfattiva” – Inran.it

Non è una cura miracolosa, ma un allenamento costante: due volte al giorno, per almeno tre mesi, si annusano oli essenziali come limone, rosa, eucalipto e chiodi di garofano. Serve pazienza, ma in molti casi i miglioramenti arrivano. È un modo per “insegnare” di nuovo al cervello a riconoscere gli odori.

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