Sai che gli escrementi di piccione possono essere un grave problema? Ecco tutto quello che devi assolutamente sapere sull’argomento.
Le nostre città sono piene di piccioni, una più una meno, che sono liberi di volare dove vogliono. Il problema è che producono moltissimi escrementi e spesso questi vanno a depositarsi sui nostri tetti e balconi. Purtroppo, le conseguenze dei loro escrementi possono essere anche gravi, sia dal punto di vista dei danni alla struttura sia dal punto di vista igienico-sanitario.

Quanti di noi si lamentano per gli escrementi dei piccioni sul cornicione, sulle grondaie, sulle finestre, sul balcone, anche sulle auto parcheggiate fuori casa se ci pensiamo bene. Insomma, non si salva nulla ovviamente perché possono farli anche mentre stanno volando. Qui di seguito vedremo che cosa comportano e come fare per evitare di subire le conseguenze dei danni e delle malattie che portano.
Escrementi di piccione: cosa possono rovinare
Il guano dei piccioni è composto principalmente da acido urico che, in combinazione con l’umidità atmosferica, si trasforma in una sostanza fortemente corrosiva. Non solo, ma con l’azione del sole o della pioggia, questa sostanza aderisce molto bene alla superficie su cui si trova. Accade il fenomeno della cristallizzazione e dell’indurimento, tanto da richiedere un intervento specializzato.
Oltre al danno estetico molto evidente, gli escrementi dei piccioni possono fare ben altro. La pietra naturale è particolarmente sensibile all’azione corrosiva, quindi, si assiste a screpolatura, scolorimento, ma anche al distacco di alcune parti. Pensiamo ai monumenti e alle strutture che oltre a rovinarsi perdono completamente il loro valore. Non solo, il guano accelera il processo di ossidazione dei metalli, quindi, provoca danni al rame, allo zinco, all’acciaio, all’alluminio.

Inoltre, gli escrementi dei piccioni possono ridurre il rendimento energetico dei pannelli, possono deteriorare le parti elettriche, fili e tubi. Possono anche formare dei veri e propri tappi di ostruzioni dei tubi, nelle grondaie, nelle canne fumarie. Questo tappo permette poi la proliferazione di batteri e aumenta il rischio di contrarre delle malattie.
Quali malattie possono trasmettere
È importante fare assoluta attenzione perché questi escrementi possono portare tante malattie diverse e gravi. Un contatto diretto o indiretto può portare a Salmonella, Escherichia coli, Chlamydia psittaci e Cryptococcus neoformans, responsabili di malattie respiratorie, gastrointestinali e dermatologiche.
In spazi chiusi o poco ventilati le inalazioni di guano possono mettere a dura prova le persone più delicate, in genere bambini, anziani o chi ha già problemi respiratori. È naturale che bisogna cercare di prevenire il più possibile la loro presenza per non avere a che fare con gli escrementi e, se il danno è fatto, chiamare una ditta per una pulizia profonda e professionale.

La rimozione del guano deve avvenire secondo normative specifiche in materia di igiene e sicurezza, impiegando tecniche di sanificazione, disinfezione e, se necessario, disinfestazione. Semplice acqua non basta così come alcuni detergenti e detersivi non sono adatti, anzi, potrebbero rivelarsi controproducenti.
Quindi, attenzione al guano dei piccioni, cerchiamo di prevenire il più possibile e di non lasciare che si accumuli in un certo posto. I danni ai materiali e alla nostra salute sono significativi.