Questi sbalzi tra temporali e caldo sono l’ambiente ideale per le zanzare tigre; ecco come fare per tenerle lontane.
Un problema che abbiamo d’estate, nonostante tutti i suoi lati positivi, è la presenza delle zanzare. Queste escono dai loro nascondigli e sono tremendamente fastidiose. Non solo, ma possono essere anche pericolose e molte persone sottovalutano spesso questo aspetto. Uno studioso ci ha messo in guardia perché questa alternanza tra temporali e caldo è l’habitat favorevole per un tipo in particolare di zanzara.

Ci sono moltissimi insetti nel mondo, è la popolazione più numerosa del pianeta. Se molti sono innocui, anche carini, molti altri sono pericolosi e dobbiamo tenervi informati. Qui di seguito vediamo che cosa dicono gli studiosi nel dettaglio, perché l’alternanza del meteo estivo è favorevole a questo insetto in particolare e che cosa fare per tenerlo alla larga.
Temporali e caldo: l’habitat ideale per le zanzare
Non parliamo di zanzare in generale, ma parliamo nello specifico di zanzara tigre. La zanzara tigre (Aedes albopictus) è una specie di zanzara originaria del Sud-est asiatico, riconoscibile per il suo aspetto particolare: colore nero con striature bianche sulle zampe e sul dorso. È arrivata in Italia negli anni ’90 ed è oggi diffusa in quasi tutto il territorio, anche in città e in ambienti urbani.
In genere, è attiva da maggio ad ottobre, ma il cambiamento climatico sta prolungando la sua presenza anche nei mesi freschi. Oltre al classico fastidio per la sua puntura, la zanzara tigre può essere un pericolo perché portatrice di malattie tropicali come Chikungunya, Dungue o Zika. In Italia è molto difficile che ci sia questa possibilità, ma le autorità sanitarie tengono monitorata la situazione.

Secondo gli studiosi ormai anche in Italia ci sono numerose specie della zanzara tigre, oltre 40, che hanno comportamenti diversi. Tuttavia, questa alternanza tra caldo bollente e temporali crea le condizioni perfette per la proliferazione. Qualche dettaglio in più qui di seguito.
La proliferazione e che cosa fare per tenerle lontane
Roberto Pantaleoni, entomologo del Cnr Iret di Sassari, ha spiegato ad Adnkronos che le zanzare tigre non depongono le uova nell’acqua, ma vicino all’acqua. Le uova rimangono vive a lungo, magari sono depositate nel bordo dei tombini, e poi quando arriva l’acqua (o il suo livello si alza) ecco che si schiudono e che parte il focolaio. Questa tecnica è stata proprio quella che ha permesso a questo insetto di espandersi in tutto il mondo.
Dunque, sapere queste informazioni ci può aiutare a tenerci alla larga. Ad esempio, iniziamo con il controllare sempre le nostre finestre, i balconi, terrazzi, giardino e tutti gli spazi all’aperto, anche taverne o pollai. Non deve esserci acqua stagnante. Meglio usare le zanzariere, applicare dei repellenti cutanei e e indossare abiti chiari e coprenti. Evitare i profumi troppo dolci.

Naturalmente, sono previsti dei trattamenti su tombini per le strade da parte delle autorità, ma il consiglio è quello di tenere controllata la propria proprietà e, nell’evenienza, applicare prodotti anche personalmente.
Adesso che conosciamo un po’ meglio la zanzara tigre possiamo mettere in atto le accortezze giuste per tenerla alla larga da noi. Anche se le specie che ci sono in Italia spesso sono concentrate su altri animali o non portano le malattie tropicali, è comunque necessaria la prevenzione e la precauzione.