E’ l’elettrodomestico che tutti usiamo, ma che a quanto pare sbagliamo a utilizzare: le regole per non cadere in errore.
E’ l’elettrodomestico indispensabile nelle nostre case, quello che tutti abbiamo ma che sottovalutiamo credendo erroneamente di sapere tutto e di conoscere alla perfezione il suo utilizzo.

Dopo i consigli super utili ricevuti per capire ed eliminare il problema della condensa al suo interno, a cosa non appoggiare mai sul frigorifero e come pulirlo alla perfezione, è giunto il momento di venire a conoscenza delle regole date direttamente dall’Istituto Superiore di Sanità per il suo utilizzo.
Frigorifero, è così che si usa in modo corretto
In molti credono di conoscere ogni dettaglio legato alla conservazione degli alimenti, eppure gli esperti hanno individuato imprecisioni diffuse, convinzioni errate e pratiche radicate che espongono a pericoli non sempre visibili. E’ per questo che l’Istituto Superiore di Sanità ha deciso di parlare con chiarezza, delineando indicazioni che stanno attirando l’attenzione degli italiani.
L’ISS ha rilevato come numerose famiglie italiane affrontino la sicurezza alimentare domestica con eccessiva leggerezza. La ricerca “Mangiasicuro!”, parte del progetto dedicato alla sicurezza alimentare casalinga, ha mostrato come la parola più associata alla preparazione dei pasti sia scadenza, seguita da salute e igiene, rivelando una percezione generale più intuitiva che tecnica. Sono dunque emersi un intreccio di errori comuni che coinvolgono frigoriferi, modalità di cottura e gestione delle materie prime.

Molti non sanno, per esempio, che alcune sostanze tossiche possono formarsi all’interno degli alimenti in modo del tutto naturale se non vengono rispettate temperature adeguate. Nel caso del pesce, una conservazione prolungata e non corretta può favorire la comparsa di istamina, un composto capace di provocare reazioni anche gravi.
Secondo gli esperti, questi rischi derivano non tanto da negligenza quanto da un’eccessiva fiducia nella routine quotidiana. La convinzione di conoscere perfettamente il modo corretto di usare il frigorifero porta molte persone ad abbassare la guardia, ignorando che la posizione degli alimenti, la scelta dei materiali da cucina o la temperatura di conservazione svolgono un ruolo decisivo per la sicurezza.
Come vanno posizionati i cibi nel frigorifero?
Il messaggio centrale diffuso dall’ISS riguarda il modo in cui trattiamo ciò che portiamo sulle nostre tavole. Le pentole antiaderenti, ad esempio, devono essere cambiate quando risultano graffiate, perché il rivestimento deteriorato può liberare particelle indesiderate nei cibi.
Allo stesso modo, le spugnette usate per lavare piatti e utensili rappresentano uno dei punti più critici della cucina domestica, poiché accumulano una carica batterica elevatissima se non vengono igienizzate e sostituite con regolarità.

Un aspetto fondamentale riguarda la disposizione degli alimenti nel frigorifero. Le uova devono essere conservate nella scatola originale, sul ripiano centrale, dove la temperatura rimane stabile. Gli alimenti cotti devono essere separati da quelli crudi, mentre prodotti pronti come affettati e formaggi richiedono uno spazio dedicato. Questa distinzione permette di ridurre il rischio di contaminazione, un pericolo spesso ignorato perché invisibile a occhio nudo.
Un’attenzione particolare riguarda la cosiddetta catena del freddo, un concetto essenziale per qualsiasi alimento che richieda una temperatura costante. Lo scongelamento deve avvenire in frigorifero, mai a temperatura ambiente, perché anche poche ore possono bastare per favorire la proliferazione batterica. Lo stesso discorso si applica al pesce, sia fresco sia confezionato, che va consumato entro tempi brevi per evitare l’accumulo di sostanze indesiderate.
Altro punto spesso frainteso è la gestione del pollo crudo. Molti tendono a lavarlo prima della cottura, convinti che questo comportamento aumenti la sicurezza. Gli esperti chiariscono invece che sciacquare il pollo porta a un effetto opposto, proiettando batteri sulle superfici circostanti e aumentando il rischio di contaminazione.
L’intervento dell’ISS non vuole generare timore, ma portare consapevolezza. L’idea è offrire strumenti reali, concreti, che possano migliorare la gestione del cibo nelle case italiane. Ogni gesto, dalla scelta dei materiali alla disposizione nel frigo, diventa un tassello che contribuisce a creare un ambiente più sicuro e un’alimentazione più attenta.





