Dermatite viso: come riconoscerla, le tipologie, cause e rimedi

Dermatite è una definizione sotto la quale si celano differenti malattie che interessano la cute. Nella maggior parte dei casi si tratta di fenomeni infiammatori ben evidenti. Trattandosi di una definizione abbastanza generica, è un disturbo piuttosto comune, dovuto a cause diverse: infezioni, irritazioni, reazioni allergiche, disquilibri alimentari.

Tipologie di dermatite

Vi sono differenti tipi di dermatite:

  • dermatite seborroica
  • dermatite atopica
  • dermatite periorale

Altre forme di dermatite sono:

  • Dermatite da contatto: caratterizzata da una manifestazione cutanea pruriginosa, con rossore e anche in alcuni casi con la comparsa di vescicole su aree della pelle che sono esposte al contatto con sostanze sensibilizzanti, irritanti o allergeniche.
  • Psoriasi: una malattia cronica che determina la comparsa di chiazze rosse e biancastra sulla pelle. Esse hanno un aspetto eritematoso e squamoso di diversa grandezza e forma. La psoriasi si attenua, regredisce e ricompare in diversi momenti della vita.
  • Dermatite erpetiforme: questo tipo di patologia è caratterizzata da pruriti, rossore, bolle sierose accompagnate anche da disturbi gastrointestinali.

Queste ultime tipologie tuttavia è davvero molto raro che si manifestino sul viso, di solito si tratta di una delle tre tipologie di dermatite precedentemente descritte.

La dermatite che cos’è

Tipologie di dermatite viso

La dermatite seborroica è un tipo di dermatite che interessa principalmente il cuoio capelluto e che determina la comparsa di forfora grassa. Questo genere di dermatite interessa anche le zone che sono ricche di ghiandole sebacee, quindi possiamo visionarla sulla zona delle sopracciglia, sulle aree cutanee che si trovano ai lati del naso, sulla zona posteriore delle orecchie, così come nella zona dell’inguine e quella delle ascelle.

La dermatite atopica è conosciuta anche come eczema o dermatite eczematosa e che è caratterizzata per la presenza di cicli alternati che vedono esacerbazioni e stati clinici del tutto silenti. Può interessare diverse zone del corpo, fra cui il viso. I soggetti colpiti da questo disturbo sono adulti e in molti casi bambini e adolescenti.

La dermatite periorale del viso ha una sintomatologia che si manifesta esclusivamente sul volto, distribuendosi in particolare nella zona intorno alla bocca (da qui il termine “periorale”). La manifestazione in questo caso interessa arrossamenti e papule, cioè piccoli rilievi, che generano in alcuni casi un intenso prurito. Più raramente la manifestazione di questa tipologia di dermatite viso interessa la zona perioculare, come la fronte e gli zigomi. L’incidenza di questo disturbo è principalmente nelle donne di età fra i 20 ed i 45 anni.

Sintomi della dermatite al viso

Anche se la dermatite viso può essere causata da diversi fattori e manifestazioni, vi sono dei sintomi caratteristici. La dermatite viso non è contagiosa e non incide in generale sulla salute dell’individuo anche se ovviamente, trovandosi in un posto molto visibile determina ripercussioni psicologiche e negativi sulla vita sociale. I sintomi sono:

  • Secchezza della pelle
  • Rossore
  • Prurito, più o meno intenso
  • Eruzioni cutanee, con lesioni anche eczematose
  • Spaccature e leggere ferite
  • Desquamazione della pelle, con squame di colore giallo biancastro
  • In alcuni casi possono insorgere delle vescicole vere e proprie che determinano lesioni della pelle, ripiene di liquido. Queste possono essere sintomo dell’irritazione polimorfa solare.

Cause della dermatite al viso

Cause della dermatite al viso

Le cause della dermatite al viso dipendono dal genere di dermatite che abbiamo di fronte. In particolare le cause della dermatite seborroica, comune nelle persone con pelle e cute grassa, è dovuta principalmente ad un malfunzionamento delle ghiandole sebacee. Queste sono soggette a iperattività e all’alterazione della composizione del secreto. Nello specifico, il sebo prodotto trasforma la pelle in un fertile terreno per la crescita di un tipo di fungo, il Malassezia furfur, che in presenza massiccia determina irritazione.

Nei neonati questa malattia viene definita crosta lattea, di origini incerte. La dermatite seborroica è stata evidenziata molto spesso in soggetti con morbo di Parkinson, per questo si ipotizza possa esserci una connessione in questo senso. Questo tipo di dermatite potrebbe avere quindi cause neurologiche.

Le cause della dermatite di tipo periorale non sono ancora del tutto chiare ed è un punto molto in discussione ancora oggi. Per molti specialisti essa è causa di una complicanza intercorsa nella dermatite seborroica, per altri si tratta di una particolare forma di rosacea, per altri di una forma di allergia a sostanze, in particolare creme steroidee. La causa quindi è ancora ignota, anche se si sono evidenziati dei rimedi abbastanza validi comunque.

La dermatite atopica è causata da una allergia di tipo ereditario comune negli individui che hanno in famiglia casi simili. Si tratta di una sindrome quindi genetica che compare ancora in età infantile e che si attenua conl’età adulta, a meno che non persista il contatto con l’agente allergizzante. La causa anche in questo caso non è del tutto chiara, anche se pare sia dovuta alla combinazione di alterazioni cutanee, come permeabilità eccessiva, pelle secca, unite a disordini a livello del sistema immunitario. Quest’ultimo fornirebbe una risposta eccessiva ad agenti esterni. Lo stress può aggravare la situazione, ma non è di certo una causa primaria.

Le cause quindi possono essere in generale:

  • di tipo genetico
  • date da sostanze irritanti e allergeni
  • da funghi, come la malassezia
  • patologie di carattere neurologico
  • disfunzioni ormonali

Diagnosi

La diagnosi è utile per definire quale forma di dermatite abbiamo di fronte, tuttavia la varietà del fenomeno non rende la diagnosi così semplice. Molte manifestazioni cutanee del disturbo sono infatti sovrapponibili, nonostante l’evoluzione diversa. La prima cosa da fare è quella di fare un’anamnesi accurata, cioè raccogliere tutte le notizie relative al soggetto in questione così da capire il decorso del disturbo in atto. Questo permette di formulare una serie di ipotesi che potranno poi essere smentite oppure confermate da specifici esami.

Uno fra questi è il patch test che prevede l’applicazione sulla cute di sostanze che potrebbero essere gli allergeni responsabili in modo da individuare quali determinano il disturbo. Di solito si applicano dischetti di alluminio sulla schiena per 48 ore ognuno con un diverso allergene. Per diagnosticare la dermatite altrimenti si procede con una piccola biopsia cutanea, ovvero si raccoglie un microscopico campione per sottoporlo ad esami ematici.

Prevenzione

Il disturbo non si può sempre prevenire, infatti le cause sono diverse. Si può però intervenire su alcune norme comportamentali. Per esempio è buon costume utilizzare per il viso detergenti delicati, così da non seccare la pelle ed irritare la pelle. É bene procedere sempre con l’idratazione del viso, usando buone creme idratanti, magari naturali e prive di petrolati. Meglio usare make up con base naturale, magari biologico. Per contrastare l’irritazione della pelle in momenti di particolare stress si potrebbe anche assumere un integratore a base di olio di pesce. É infatti dimostrato che gli omega 3 prevengano tale disturbo.

Le cure

Non esiste una soluzione unica per la dermatite viso, ma sulla base della diagnosi e dei suoi risultati, il dermatologo saprà indicare il migliore trattamento così da gestire il problema al meglio. L’infiammazione seborroica si tratta applicando creme con principi attivi di tipo antimicotico, come il ketoconazolo, oppure a base di cortisonici.

Questi prodotti tuttavia dovrebbero essere utilizzati solo per poco tempo, perché il loro utilizzo prolungato può dare diversi effetti collaterali. In certi casi l’infiammazione seborroica viene trattata anche ricorrendo a farmaci che contengono principi attivi con sostanze che possano inibire la calcineurina. Gli uomini affetti da dermatite dovrebbero radersi con attenzione e bene, in modo da attenuare il prurito fastidioso.

Se l’infiammazione cutanea ha natura atopica si può utilizzare una crema per pelli irritate e atopiche. Per trattare l’irritazione periorale si procede in base alla causa d’origine. Se ha origine batterica si dovrà procedere con una terapia antibiotica con tetracicline, mentre se il problema è ormonale occorrerà fare un trattamento endocrinologico. Se l’infiammazione è data da unguenti steroidei o cosmetici è sufficiente interromperne l’applicazione.

Rimedi naturali per la cura della dermatite

Rimedi naturali per la cura della dermatite

Nell’universo della cura verde, il binomio tra “pelle” e “rimedi naturali” è uno tra più proficui. Sia le piante che le erbe, sono dei veri prodotti miracolosi per la cura di patologie che interessano la nostra pelle. Vi è però una malattia generica, ovvero la dermatite, che non sempre ha delle cause evidenti, e molto spesso si tende a trascurare, anche se è ampiamente diffusa tra la popolazione. Ora descriveremo dei rimedi naturali al 100% per contrastare tale patologia e ritrovare il benessere.

Rimedi naturali a tampone

Se volete un immediato sollievo dagli effetti della dermatite, senza irritare ulteriormente la zona interessata, potete ricorrere alla tamponatura. Una delle erbe più utilizzate in questo caso, e facilmente reperibile è la Camomilla. Basta semplicemente inumidire una garza sterile e successivamente appoggiarla per qualche minuto nella zona irritata senza sfregare. Allo stesso modo potete fare con i mirtilli, che posseggono proprietà importanti per il nostro benessere come quello di stimolare la micro-circolazione a livello epidermico. Questo rimedio può aiutare ad alleviare il rossore e le ferite senza il rischio della formazione di cicatrici. Per la preparazione bisogna avere in casa 50 grammi di mirtilli freschi da immergere in un litro di acqua naturale. Successivamente bisogna frullare il tutto e dopo lasciarlo riposare per circa trenta minuti. Una volta raffreddati, si porta ad ebollizione il composto per venti minuti e si lascia raffreddare. Ora che è pronto il rimedio naturale, si possono eseguire degli impacchi seguendo la stessa procedura che si compie con la camomilla.

Rimedi naturali spalmabili

Dall’universo dei rimedi vegetali, vi sono anche delle soluzioni che vanno applicate sulla pelle irritata come fossero delle creme.

Olio di cocco: possiede proprietà antibatteriche ed antimicotiche, per questo può a ridurre la presenza di dermatite di origine infettiva. Il ritrovato più in uso è quello della farina di avena, utilizzata sin dall’antichità dalla tradizione popolare per la cura di disturbi di arrossamento della pelle o di allergia cutanea. Con tale prodotto potete scegliere di fare sia un bagno caldo, oppure realizzare comodamente da casa una crema. Aggiungete alla farina di avena delle piccole quantità di acqua, fino alla realizzazione di un composto malleabile, liscio e privo di grumi. Ora potete applicarla sulla zona interessata e lasciarla agire per circa dieci minuti prima della rimozione, facendo attenzione che la crema di farina di avena non si secchi. Un altro rimedio che apporta grandi benefici è l’utilizzo del latte di mandorla, da applicare direttamente sulla zona irritata oppure da utilizzare come semplice coadiuvante ai detergenti durante la doccia o il bagno.

Dermatite: rimedi alimentari

Dermatite: rimedi alimentari

Anche attraverso la cura del mediante il cibo, si possono ottenere dei risultati strepitosi per quanto riguarda il decorso della dermatite. È molto importante consumare nella dieta dei cibi che contengono un elevato quantitativo di vitamina E, fondamentale per il benessere della pelle, ovviamente presente nel grano, nel mais, nel burro di arachidi, nei semi di girasole ed in moltissimi prodotti ancora. Molto utile è l’impiego di Aleo Vera, non solo da utilizzare direttamente sulla pelle, ma anche nella dieta, così da agire internamente, oppure il miele e la propoli, che posseggono proprietà disinfiammanti ed antibatteriche. Infine un altro aiuto molto valido proviene dall’aceto di mele, dalle proprietà sfiammanti ed astringenti, che potete sostituire in tavola al classico aceto di vino che si utilizza nella maggior parte dei casi.

Trattamenti per contrastare la dermatite in forma atopica

In presenza di dermatite atopica, è molto importante evitare tutte le sostanze chimiche ed i profumi a contatto diretto con la pelle. Prestate attenzione anche alle essenze e agli olio che si estraggono dalle germe di grano o di mandorla, nel caso in cui sia presente oltre alla dermatite una ipersensibilità verso le graminacee, ma preferite a questi prodotti l’olio di jojoba. Evitate l’applicazione sulla pelle i detergenti che contengono la loro interno i tensioattivi, perché tali prodotti sono caratterizzati da una elevata capacità schiumogena ed una considerevole resistenza, per questo restano a lungo sulla pelle e la disidratano.

Per la cura dell’igiene personale di tutti i giorni, vi consigliamo di utilizzare prodotti naturali come l’olio di jojoba ed il burro di Karitè. Potete arricchire la vostra crema corpo con le capsule di olio di borragine, perché ha proprietà decongestionanti ed emollienti. Per un’azione protettiva interna, assumete una perla di olio di borragine una volta al giorno per circa un mese, ripetendo la cura per circa 3 volte all’anno. In presenza di arrossamento e prurito, è molto efficacie la pomata a base di Cardiospermum Halicacabum, una pianta che vanta proprietà antiallergiche ed antinfiammatorie. Potete acquistarla nelle farmacie con reparto per prodotti naturali, da applicare fino al miglioramento della sintomatologia.

Per risolvere definitivamente oppure attenuare i sintomi, è molto importante in presenza di dermatite atopica, di non aggravare l’infiammazione. Bisogna fare attenzione anche agli alimenti ricchi di stamina, una sostanza che determina prurito ed infiammazione e che inoltre è in grado di favorire la liberazione mediante le cellule.

Quando la nostra cute viene colpita da dermatite, andrebbero evitati per almeno due mesi i seguenti alimenti:

  1. Vegetali: pomodori, fragole, spinaci, banane, ananas, kiwi, nocciole, arachidi e frutta secca in generale.
  2. Dolci: cioccolato
  3. Formaggi: tutti i latticini fermentati come ad esempio il gorgonzola
  4. Fonti proteiche: pesce azzurro, ovvero sardine, aringhe ed acciughe, salmone, tonno in scatola, insaccati, albume d’uovo, estratti di carne e frutti di mare.
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