Creatinfosfochinasi, un enzima fondamentale per i muscoli

La Creatinfosfochinasi che prende il nome anche di Fosfochinasi (CPK) è un enzima che viene prodotto da varie specie tissutali appartenenti alla classe delle transferasi. La funzione di tale enzima è quella di catalizzare la trasformazione della creatina in fosfocreatina, utilizzando ATP e liberando di conseguenza energia chimica. Mediante tale trasformazione si catalizza la seguente reazione:

ATP+ creatina= ADP+ fosfocreatina+H+

Tramite la reversibilità di questa reazione, si possono liberare le energie sotto forma di ATP adoperando la defosforilazione che avviene dalla fosfocreatina. Tale enzima è molto diffuso specialmente nei muscoli volontari striati, mentre il CPK è un valore che si può visualizzare tramite le analisi del sangue e può manifestarsi alterato quando un soggettop pratica molta attività fisica, indicando in questa maniera che è presente un affaticamento muscolare da sforzo intenso.

Isoenzimi

Isoenzimi
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Ogni singolo enzima Creatinfosfochinasi è caratterizzato da due subunità che vengono indicate con la lettera B e con la lettera M per questo esistono dunque tre isoenzimi: CK-MM, CK-BB e CK-MB. I geni che interessano queste due subunità di trovano su cromosomi diversi: quelli presenti nella B sul 14q32, e quelli per la subunità M sul 19q13. Oltre a questo esistono anche due Creatinchinasi Mitocondriali, ovvero la forma sarcomera e quella ubiquitaria. Il quantitativo degli isoenzimi varia in realzione ai tessuti in esame, infatti CK-BB è presente per il 96% a livello cerebrale e molto raramente la sua determinazione in quantità presente nel torrente sistemico circolatorio è di rilevata importanza clinica.

Un piccolo quantitativo di CK-BB è presente anche nella muscolatura liscia come quella presente nel tessuto gastrico ed intestinale, mentre in quella scheletrica troviamo in grandi quantità il CK-MM per una percentuale pari al 90%, mentre nel miocardio abbiamo il 60% di CK-MM ed il 40% di CK.MB. La visualizzazione tramite analisi del sangue della Creatinfosfochinasi e molto spesso un parametro di routine che deve essere controllato in pazienti con emergenza clinica, ed inoltre rappresenta un valore specifico ed importante in pazienti che lamentano dolore al torace oppure per corretta diagnosi dell’insufficienza renale acuta.

I valori che rientrano nella norma sono quelli che vanno da 60 a 190 U/L mentre quando i valori di CK sono elevati, indicano la presenza di danno muscolare e di conseguenza di un infortunio muscolare, oppure di rabdomiolisi, infarto del miocardi, miosite, miocardite, miastenia gravis, ipertermia maligna, atrofia muscolare neurogena come neuropatia, sclerosi multipla, lesione spinale, o malattia del motoneurone, oppure immobilizzamento ed in alcuni casi anche la sindrome di affaticamento cronica e la sindrome neurolettica maligna.

Quantitativi elevati si riscontrano tramite analisi del sangue in presenza di distrofia muscolare oppure nella sindrome di Mc Leod e in coloro che soffrono di ipotiroidismo. Quando i valori invece sono inferiori, questi potrebbe essere indice di epatopatia alcolica oppure di reumatoide. Per determinare gli isoenzimi di valore clinico alterato in mnaiera eccessiva, ci si basa sulla quantificazione della CK-MB che permette inoltre di interpretare la causa principale dell’aumento di CK totale ed in questa maniera si rende possibile discriminare l’eziopatogenesi cardiaca da quella muscolare.

I valori normali di CK-MB devono essere inferiori alle 13 UI/L ed altri enzimi che determinano la presenza o meno dell’infarto del miocardio da prendere in considerazione sono LDH1 e le troponine cardiache. Se il valore CK si mostra alto nel bambino appena nato ovvero superiore a 180 U/L questo significa che il neonato è affetto da distrofia muscolare congenita.

Apparato muscolare

L’apparato muscolare è costituito da quattro fondamentali tipologie di tessuto che compongono il corpo. Tali tessuti permettono i movimenti sia volontari che involontari del corpo e sono costituiti da tessuto sia liscio che striato, che a sua volta è suddiviso in tre tipi differenti per la struttura, localizzazione e funzione ma tutti quanti derivano dal mesoderma e sono:

  1. Tessuto muscolare striato oppure scheletrico volontario
  2. Tessuto muscolare liscio di tipo volontario
  3. Tessuto muscolare cardiacostriato ma di tipo autocontrattile

Fonti e bibliografia

  • Manuale di endocrinologia. F. Lombardo, A. Lenzi; Ed. Edises; 2017
  • Biochimica Clinica e Medicina di Laboratorio. M. Ciaccio, G. Lippi; Ed. Edises; 2018
  • Serum CPK isoenzymes after cardiac catheterization. R Roberts, P A Ludbrook, E S Weiss, B E Sobel; BMJ Journal
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