Dipendenza dal cioccolato, che cos’è? Come poterla contrastare

Potremmo davvero esagerare nella consumazione di un alimento, pagandone poi gli eccessi. Che cos’è la dipendenza dal cioccolato? Come contrastarla.

Dipendenza dal cioccolato
(Foto da Pixabay)

Certo, trovare qualcuno a cui non piaccia il cioccolato sarebbe una mezza impresa. Se ne fa uso a partire da tenera età, ma a volte si può rischiare di eccedere. Che cos’è la dipendenza dal cioccolato e come si potrebbe contrastare?

Dipendenza dal cioccolato

Sembra assurdo, ma è possibile arrivare ad avere una dipendenza vera e propria dal consumo di un determinato alimento.

cioccolata
(Foto da Pixabay)

Il cioccolato, in particolare, da sempre ha fatto gola non solo agli amanti dei dolciumi ma anche semplicemente a chi non vorrebbe farsi mancare un momento appagante per il gusto.

Come si manifesta una dipendenza dal cioccolato e perché? La causa sarebbe simile a quella che provoca una dipendenza dagli zuccheri.

Ma, mentre l’assunzione di zucchero stimola le stesse aree del cervello coinvolte nella dipendenza da nicotina, per il cioccolato è un po’ diverso.

In sostanza, mangiare il cioccolato è un po’ come mangiare le fragole: “una tira l’altra”, senza pensarci e quasi compulsivamente.

Sappiamo che il 5-idrossi-triptofano è un ottimo integratore per sollevare l’umore: stimola la produzione di serotonina, l’ormone della felicità per antonomasia.

Senza serotonina avremmo:

  • calo d’umore;
  • ansia acuta;
  • problemi d’insonnia e di sessualità;
  • emicrania.

Ecco, il cioccolato è ricco di triptofano: di conseguenza, mangiandolo, si avrebbero i benefici della serotonina e da qui la dipendenza.

Sono tante le proprietà del cacao, dal suo forte potere antiossidante a quello potenziante il benessere: oltre alla serotonina stimola anche la produzione delle endorfine.

È ovvio che tutto ciò viene ben visto dal cervello: più cioccolato venisse consumato e maggiormente ne sarebbe appagato.

Secondo alcuni il cervello ne diverrebbe dipendente tanto quanto accadrebbe con l’uso di alcool, tabacco o sostanze stupefacenti.

Ed è così che la dipendenza da cioccolato ha preso il nome di “cioccolismo”: studi di ricerca sulla dipendenza dal cioccolato nei topi ne hanno dimostrato l’esistenza.

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Come contrastare la dipendenza dal cioccolato

Potrebbe diventare un problema mangiare troppo cioccolato: oltre a calcio, magnesio e sostanze contrastanti la depressione, il cioccolato è ricco di grassi.

Cioccolato
(Foto da Pixabay)

In commercio ve ne sono di tante tipologie: al latte, bianco, aromatizzato e di percentuali differenti di cacao.

Ovviamente il cioccolato bianco e quello al latte hanno meno percentuale di cacao, maggiore quantità di zuccheri e più grassi.

Tra le possibili soluzioni per vincere la dipendenza al cioccolato ci sono:

  • Limitare le quantità;
  • Prediligere il cioccolato fondente agli altri;
  • Rendere il cioccolato un premio alla fatica dell’attività fisica svolta;
  • Acquistarne poche quantità;
  • Posizionare il cioccolato vicino a spuntini salutari come mandorle e frutta poco zuccherina.

Senza dubbio il problema di una dipendenza, quale sia, si risolve sempre andando a scovarne la causa.

Se ansia, depressione o la noia fossero i motivi che dovessero spingerci a consumare sempre più cioccolato, allora sarebbero questi su cui bisognerebbe andare ad indagare.

Il problema del cioccolismo non è di certo quello di rischiare solo un aumento di peso, ma una vera e propria dipendenza mentale.

Ovviamente, in caso di obesità, problemi gastrointestinali o attacchi di emicrania, il cioccolato sarebbe tra gli alimenti da evitare.

Come sempre il troppo stroppia: fare colazione, pranzo e cena col cioccolato sarebbe troppo, un pezzettino di fondente col caffè, magari al 99%, sarebbe salutare.

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Di certo, se la situazione dovesse sfuggire di mano e comportare malesseri psicofisici, sarebbe necessario contattare un medico.

Stefano A.

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