Quando il corpo somatizza l’ansia: il reflusso

Il reflusso può essere dovuto all’ansia: ma qual è la correlazione tra i due disturbi? Proviamo ad indagarla insieme per far luce

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pixabay

L’ansia e il reflusso: due disturbi afferenti a due sfere diverse che, purtroppo, la maggior parte di noi avrà sperimentato almeno una volta. Il reflusso avviene quando i succhi gastrici vengono a contatto con la parete dello stomaco, provocando il noto bruciore. Avviene solitamente in età evolutiva e lavorativa, anche se è possibile che subentri anche nei bambini. Questo potrebbe portare anche sintomi secondari, come bruciore alla gola, tosse, inappetenza, necessità di schiarirsi la voce. L’ansia invece si presenta come la preoccupazione costante per una causa localizzata, o peggio ancora, non localizzata. A quel punto diventa una sottile tensione che ci avvolge senza che se ne sappia neppure il motivo.

I due disturbi possono essere correlati, vediamo perché e in che modo questo avviene.

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Reflusso e ansia, la correlazione tra i due disturbi

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stomaco (pixabay)

Prima di iniziare, è giusto dire che buona parte dei medici sostiene che l’ansia, o in generale la condizione di stress in cui ci si trova, non basti da sola a provocare un reflusso. In realtà la condizione di stress e ansia non è una condizione aleatoria, sospesa, ma ha dei precisi confini ed è caratterizzata da un certo stato fisico.

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L’ansia, in ogni caso, tende con una certa facilità a somatizzare, ossia a rendersi fisica, a livello dello stomaco e dell’intestino. Questa può provocare una maggiore produzione di acido gastrico o un indebolimento della valvola che dovrebbe tenere separato l’esofago dagli acidi. E’ possibile inoltre che si entri in uno stato circolare: abbiamo la gastrite perché abbiamo l’ansia, e i sintomi della gastrite ci fanno venire l’ansia ulteriormente.

Proprio per evitare di dar forza a questo vizioso rincorrersi di causa-effetto è necessario intervenire tempestivamente, rivolgendosi ad un medico. In un secondo momento, con rilassatezza, sarebbe giusto indagare le cause dell’ansia, anche se rimosse.

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