Se hai un conto corrente sei avvisato: la tassa è aumentata

I titolari di conto corrente devono pagare il relativo bollo, che nel 2022 sale ulteriormente verso l’alto. Come fare per evitare questo esborso.

Conto corrente c'è la tassa
Conto corrente c’è la tassa Foto dal web

Conto corrente, si paga. E si paga di più. Diversi risparmiatori saranno chiamati ad onorare il bollo relativo, e la cosa ha risvolti negativi qualora si pensi solamente ad accumulare i propri risparmi lì. Se depositiamo troppi soldi ecco che scatta una conseguenza negativa.

Infatti, superando la cifra di 5mila euro su di un conto corrente, così come su un libretto postale, è previsto il pagamento di una apposita tassa, che ammonta a 34,20 euro per un privato cittadino ed a 100 euro invece per una impresa. E che è anche aumentato.

Detenere cifre elevate su di un conto corrente comporta dei costi di gestione per gli istituti bancari di riferimento. Per questo le banche stesse disincentivano, ad un certo punto, tale pratica. A loro non conviene in quanto l’esborso da affrontare per offrire tale servizio finisce ad un certo punto con il superare i ricavi.

Conto corrente, perché non si devono accumulare troppi soldi

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Questo porta anche ad una stagnazione dei soldi, una conseguenza che va evitata. Per il resto il consiglio da seguire per i risparmiatori è quello di cercare di investire parte dei propri risparmi in altre attività.

Oppure di aprire un secondo conto corrente, fermo restando che è importante non superare la fatidica quota dei 5mila euro di giacenza, per non avere una uscita certamente esigua ma comunque antipatica e che potrebbe essere tranquillamente evitata.

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Nel 2022 ci sono diverse brutte notizie, che riguardano ad esempio gli aumenti delle bollette. Una cosa che porterà ad un esborso di almeno settecento od ottocento euro in più nel corso dell’anno. E che sarebbe stato più elevato, con una cifra prevista di oltre 1200 euro, senza alcuni interventi materasso inseriti dal Governo.

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Dovrebbero arrivare altri provvedimenti in grado di attenuare il più possibile l’impatto di questi rincari sulle tasche degli italiani. Difatti sono aumentati anche i prezzi dei carburanti e di alcuni beni di prima necessità, alimentari su tutti.

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