Coenzima Q10: perché e quando è importante assumerlo?

Il coenzima Q10 è fondamentale per il corretto funzionamento di numerosi organi e per lo svolgimento di numerose funzioni. Vediamo quali sono e a cosa serve.

Coenzima Q10
Sangue (AdobeStock)

Il coenzima Q10, chiamato anche ubichinone o ubichinolo, è una molecola presente in tutto l’organismo. Essa è ricca di antiossidanti e se ne avete già sentito parlare probabilmente vi ricordate di qualche pubblicità di creme anti età. La molecola è presente in grande quantità nel cuore, nei, reni, nel fegato e nel pancreas ed è importante sia per il loro funzionamento che per altri organi.

Gli integratori di coenzima Q10 di solito vengono proposti a chi soffre di diabete, ha problemi cardiovascolari e di affaticamento e per migliorare il sistema immunitario. I livelli di questa molecola infatti, non sono sempre uguali nel tempo, anzi, con l’avanzare dell’età essi diminuiscono sempre di più. I livelli calano inoltre, se si soffre di qualche patologia in particolare, come nel caso di malattie cardiovascolari.

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Proprietà del coenzima Q10 e dove trovarlo

Coenzima Q10
Crema antiossidante (Unsplash)

Le proprietà della molecola sono importanti per varie funzioni, come:

  • ridurre l’incidenza di tumori
  • prevenire l’affaticamento
  • aiuta il metabolismo
  • mantiene cuore e cervello in salute
  • agisce come antiossidante, quindi aiuta a proteggere dall’ossidazione
  • contribuisce a contrastare lo stress
  • è vitaminizzante, cioè da un suo contributo energetico.

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Uno degli utilizzi più comuni del coenzima Q10 è quello di inserirlo nelle creme. Molte delle note creme anti età lo contengono poiché agisce come una vitamina e come antiossidante andando a rinvigorire le cellule. Visto che con l’età questa molecola cala, gli scienziati hanno trovato questo modo per utilizzarla. La molecola però si può trovare anche in vari cibi. È più prospera in carni (bovino, suino, pollame), pesci (aringhe, sardine, trota, sgombro), frutta secca (semi di sesamo, pistacchi) e alcuni ortaggi (broccoli, cavolfiore, arance, fragole). Se una persona mantiene una dieta sana, ricca di nutrienti e varia non ha problemi ad integrare questa molecola. Al contrario sarebbe meglio iniziare ad assumere degli integratori.

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